Gli ultimi due decenni hanno visto una trasformazione di vasta portata nel panorama internazionale del whisky ed oggi l’e-commerce è la piattaforma che sta favorendo la diffusione di questo distillato nelle case degli italiani.
I grandi cambiamenti che hanno riguardato l’industria del whisky ed hanno portato ad una sua rinnovata popolarità tra i bevitori anche in Italia fanno parte del trend conosciuto come “whisky revolution” ed includono: il rilancio della storica industria del whisky irlandese; lo sviluppo del seguito globale dei whisky giapponesi; la rivoluzione nello stile e nelle tecniche di produzione legata all’ascesa del settore del whisky artigianale; la drammatica crescita della domanda di bourbon e la crescente popolarità, sia negli Stati Uniti che nel mondo, del rye whisky, distillato ruvido ed austero prodotto a base di segale.
A contribuire alla whisky revolution e a far arrivare questo distillato in ogni casa italiana c’è anche e soprattutto il mondo di internet. L’e-commerce di vino e liquori sta vivendo uno strepitoso boom da più di un anno a questa parte e la crescita delle vendite riguarda soprattutto prodotti premium come i migliori whisky scozzesi e giapponesi. Alcuni dei whisky più amati dagli italiani sono Glenrothes, Macallan, Jack Daniels, Johnnie Walker, Talisker e Lagavulin. Per acquistarli ci si può rivolgere all’enoteca online DiemmeVini che possiede un catalogo fatto di un centinaio di etichette diverse.
Le vendite di whisky online hanno raggiunto l’apice in particolare nel periodo delle ultime feste natalizie, quando molti hanno scelto di celebrare stappando una bottiglia di questo liquore pregiato. Ultimamente online vanno molto di moda anche le aste, grazie alle quali appassionati e collezionisti possono portarsi a casa delle autentiche sorprese, edizioni limitate e veri e propri gioielli in bottiglia. È il caso di una bottiglia di Macallan annata 1926 invecchiata 60 anni di cui rimangono appena 14 esemplari al mondo e che è stata da poco battuta all’asta online da Whisky Auctioneer ad oltre un milione di sterline.
Tra le altre ragioni della whisky revolution dell’ultimo ventennio c’è anche l’aumento della gamma di invecchiamenti in botte, la fiorente produzione di whisky tra produttori tradizionali come l’India e produttori non tradizionali come Taiwan e la Francia; la crescente popolarità di prodotti di culto come i whisky torbati che ha portato allo sviluppo di espressioni di whisky super-torbati e al rilascio nel mercato di produzioni di whisky scozzese ultra-invecchiato a prezzi super premium. Tutti questi sviluppi e novità sono solo alcuni dei tanti cambiamenti che hanno trasformato l’industria internazionale del whisky e si sono verificati in un contesto di crescente aumento della produzione e della qualità, che ha portato alla nascita di un numero notevole di whisky premium e super premium.
Con una rapida ricerca online si può dunque andare alla scoperta di tutti i differenti stili dei whisky torbati, dallo stile medicinale dell’isola scozzese di Islay e di produttori come Lagavulin e Laphroaig, allo storico modello del XIX secolo di Springbank, sino al rivoluzionario Octomore, che ha ridefinito il concetto di whisky torbato. L’impatto dei produttori internazionali è illustrato da un assortimento di whisky altrettanto iconici, da Amrut, uno dei primi whisky indiani single malt con un seguito veramente globale, all’incomparabile Yamazaki, il re del whisky giapponese, fino ai prodotti di nicchia del vasto mercato americano.
Questo tradizionale distillato è ormai diventato molto popolare in Italia anche grazie a una serie di eventi, festival, fiere e degustazioni guidate promosse da appassionati ed associazioni, ed in alcuni casi c’è anche chi inizia a proporre il whisky per accompagnare certe pietanze quando si tratta di cene gourmet.
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