«Gente indignata in strada». È questo lo slogan scelto dal cartello sociale costituito dall’ufficio di Pastorale sociale della Curia arcivescovile di Agrigento e dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per la «marcia dei sindaci» di questo sabato 25 gennaio. Il corteo, secondo programma, è partito alle 11, dalla rotonda Giunone ed arrivo alla rotonda «San Pietro» sulla strada degli scrittori, la statale 640 che collega Porto Empedocle con Caltanissetta.
Non si sono registrati disordini e tutto è stato pianificato in modo da non recare disagi alla circolazione. Erano presenti sindaci e politici, rappresentanti sindacali e tanti liberi cittadini.
«Una manifestazione di protesta – hanno detto gli organizzatori – per denunciare lo stato precario delle infrastrutture viarie e chiedere al governo nazionale e regionale di eliminare lo stato di isolamento in cui versa l’intera provincia. Alla manifestazione hanno dato la loro adesione tutti e 43 i comuni della provincia di Agrigento a cui si sono unite diverse associazioni e realtà sociali presenti sul territorio».
L’idea del Cartello Sociale, che oggi si è materializzata, era partita proprio dalle colonne di questo giornale. In vista delle amministrative del 2020, scriveva il nostro editorialista Salvatore Pezzino in un articolo dal titolo “Ad Agrigento serve rilanciare un cartello sociale per la rinascita della città”,ogni giorno che passa fa registrare annunci di nuove candidature alla carica di sindaco di Agrigento”. (Qui l’articolo completo)
Cartello sociale soddisfatti per la riuscita della marcia.
Il cartello sociale formato dall’ufficio di pastorale sociale dell’arcidiocesi di Agrigento e dalle segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL esprime grande soddisfazione per l’esito della manifestazione odierna che ha raccolto un numero straordinario di partecipanti a conferma di quanto sia avvertito il problema dell’isolamento della provincia a causa della precarietà delle infrastrutture di collegamento interno e verso l’esterno. L’ avere marciato tutti insieme : chiesa, sindacati, sindaci, rappresentanti delle associazioni e numerosissimi cittadini arrivati da ogni parte della provincia costituisce un segnale di grande incoraggiamento di cui il cartello sociale intende fare tesoro per i futuri impegni a favore dello sviluppo del territorio. Da oggi si cambia registro e il Governo nazionale e quello regionale non possono più pensare di tergiversare rispetto alle rivendicazioni di una popolazione che non accetta più di essere prevaricata da scelte che la penalizzano fortemente rispetto ad altre realtà territoriali. Come ha detto don Mario al termine della marcia il nostro cammino inizia ora.
In questo senso il cartello sociale seguirà, assieme ai sindaci e agli altri protagonisti della vita politica e sociale, con la massima attenzione l’evolversi degli incontri ufficiali già convocati monitorando giornalmente il cronoprogramma concordato al fine di potere finalmente coltivare la speranza di dotare la provincia di infrastrutture degne di questo nome.
FOTO SANDRO CATANESE
VIDEO MAURIZIO GELO