Il Tar Sicilia sospende ancora la Dad nelle scuole di Agrigento
Il Presidente del Tar della Sicilia ha sospeso anche la seconda ordinanza con la quale il sindaco di Agrigento aveva disposto la didattica a distanza nelle scuole comunali dal 15 al 24 gennaio. Il giudice amministrativo ha, infatti, accolto l’istanza cautelare presentata contro l’ordinanza del primo cittadino della città agrigentina che si trova in zona arancione. Il Tar ha confermato, inoltre, il provvedimento di sospensione già adottato venerdì scorso nei confronti di analogo provvedimento sindacale, ribadendo come “non sembri esserci spazio per i comuni di disciplinare l’attività scolastica in stato di emergenza sanitaria diversamente rispetto a quanto attualmente stabilito dalla legge statale, alla cui competenza appartiene la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 trattandosi di “profilassi internazionale”. L’udienza per la trattazione collegiale è stata fissata per il 10 febbraio 2022. Il sindaco di Agrigento in giornata firmerà la revoca dell’ordinanza. Le scuole cittadine stanno già disponendo le circolari per il rientro in presenza a partire da domani 18 gennaio 2021. “Rispetto la decisone del Tar – dice Francesco Miccichè – ovviamente rimarremo vigili sui dati della situazione pandemica o continuiamo a raccomandare massima prudenza a studenti a famiglie”.
Scuola: genitori Agrigento soddisfatti per accoglimento ricorso.
Gli avvocati Fabrizio Dioguardi e Carla Calafato esprimono “soddisfazione per la pronuncia del Tar che ha accolto anche il ricorso avverso l’ordinanza del sindaco di Agrigento, che aveva chiuso le scuole in zona arancione”. I due legali, che assistono un gruppo di genitori autori di ricorsi anche in altre province dell’isola come Palermo e Trapani, “si augurano che questo provvedimento costituisca uno stimolo per la Regione, affinche’ metta in atto i provvedimenti necessari per porre fine alla situazione di caos creata dai sindaci per una errata interpretazione delle norme vigenti”.
Liceo Leonardo, Patrizia Pilato: Penso che sia giusto tornare in presenza.
Patrizia Pilato, dirigente del Liceo Leonardo di Agrigento afferma: Penso che sia giusto tornare in presenza posto che non c’è una linea di demarcazione netta tra l’attività scolastica in presenza e le modalità di fruizione dl tempo libero degli studenti i quali sono all’atto autorizzati ad assembrarsi altrove. La scuola sin dal primo giorno ha rispettato i protocolli di sicurezza in conformità alle linee emanate dalle autorità governative. Con il D.L.1/2022 sono state date chiare indicazioni in merito alla gestione dei casi di contagio nelle scuole. Io penso che sic stantibus rebus e in ottemperanza alle indicazioni del governo prima, che sin dalla prima ora ha spinto per la didattica in presenza e dell’assessorato regionale all’istruzione poi, occorra comunque riprendere in presenza ed attendere eventuali ulteriori e più incisivi e realistici dati delle autorità sanitarie che eventualmente certifichino le condizioni per eventuale attivazione della zona rossa e quindi della DAD. A mio parere la scuola in sé permane un luogo sicuro. Bisogna che le autorità continuino a monitorare la situazione dei mezzi di trasporto e che alunni e famiglie in nome di quel senso civico che deve caratterizzare ogni cittadino esercitino la propria responsabilità individuale a favore dell’interesse della collettività.
La questione non riguarda le le Accademie di BB. AA. Premesso che la didattica a distanza attualmente riguarda le scuole elementari e medie di primo e secondo grado, le Accademie di BB. AA. e le Università possono applicare la DAD soltanto eccezionalmente e a discrezione deile singole istituzioni. Nell’Accademia di Agrigento le lezioni sono in presenza. Le lezioni in DAD comunque soltanto eccezionalmente.
“Siamo stati tempestati di messaggi – dice la dirigente Rossellina Greco di Agrigento centro – l’esigenza di tornare in presenza va comparata alle scelte dettate dall’emergenza. E’ chiaro che non possiamo fare altro che prendere atto delle disposizioni degli organi competenti e recepire le direttive che ci vengono imposte al netto delle variabili da confrontare”.
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