Il sindaco uscente Calogero Firetto rimette il suo mandato nelle mani degli elettori.
Saranno gli agrigentini a giudicare l’operato del primo cittadino il cui incarico ha avuto un appendice a causa dell’emergenza Covid19. I suoi detrattori dicono che, alla scadenza di giugno, sarebbe arrivato con il fiato alla gola: il lockdown, le dirette facebook, l’andrà tutto bene e il relativo rinvio del voto avrebbero rinvigorito il sindaco, la cui popolarità sarebbe cresciuta grazie ai social e lo slittamento della competizione, da giugno al 4 e 5 ottobre gli avrebbe consentito di blindare le liste. A sostegno del primo cittadino uscente ci sono infatti ben sette simboli e un valore aggiunto potrebbe essere rappresentato dall’appoggio di “Onda” e “Noi” che fanno capo al deputato regionale Carmelo Pullara. Queste due liste hanno resistito alle lusinghe degli altri candidati, agli attacchi, gli scontri, per poi finire a sostegno di Calogero Firetto. Ma se quest’ultimo dovrà essere giudicato per quello che ha saputo o non ha saputo fare in questi cinque anni, per i suoi antagonisti – ad eccezione di Marco Zambuto che pure è stato sindaco – il discorso è un pò diverso. Daniela Catalano, Marcella Carlisi, Franco Miccichè ed Angela Galvanodovranno far leva sugli scontenti e provare a rosicchiare voti a destra e manca.
Firetto ha di recente pubblicato la sua relazione sul lavoro svolto in questi cinque anni di mandato elettorale. Una relazione piena di tecnicismi che spazia dal sociale, patrimoniale, infrastrutturale ed economico.
Con le casse dissestate, il lavoro dell’attuale sindaco è stato soprattutto quello di provare a far quadrare i conti. Un lavoro arduo che a sentire il primo cittadino avrebbe permesso all’Ente di sopravvivere. Ma l’agonia continua e il futuro è sempre più legato ad una gestione parsimoniosa.
Nella relazione di fine mandato, saltano all’occhio anche i nomi degli assessori che lo hanno affiancato in questa missione a servizio della città. Firetto è stato protagonista di pochi rimpasti ed alcuni degli assessori gli sono stati fedeli fino ad oggi. E’ il caso del vicesindaco Elisa Virone, dell’assessore alla solidarietà sociale Gerlando Riolo e di Gabriella Battaglia. E’ stato sostituito invece, a suo tempo, il leader di Legambiente Mimmo Fontana, a cui è subentrato, nel delicatissimo ruolo di gestire la raccolta differenziata, Nicolò Hamel.
Nel corso dei vari rimpasti, sono stati assessori di Firetto anche Massimo Muglia, Giovanni Amico, Beniamino Biondi, Mauro Patti, Antonio Amato ed Ernesta Musca. Tra i nuovi assessori designati non figura nessuno di essi. Chi conosce Firetto, chi ha imparato a conoscerlo fin dai tempi in cui è stato sindaco di Porto Empedocle, sa bene che tra il primo ed il secondo mandato ama rinnovare le sue squadre e guardare avanti con volti nuovi.