Sai da dove nasce la tradizione del presepe natalizio in Italia? Se non ti sei mai posto questa domanda e vuoi scoprire la risposta non ti resta che continuare a leggere. Quando l’aria del Natale si avvicina e si avverte nell’aria quel piacevole senso di gioia, calore e famiglia tipico degli ultimi scampoli dell’anno, nelle case italiane fanno la loro comparsa alberi, presepi e addobbi natalizi d’ogni tipo.
Ancora prima dell’8 dicembre le case si accendono di magia e vengono decorate con stelle, fiori, statuine e ghirlande per prepararsi al meglio all’arrivo del Natale. Già da qualche settimana sono arrivati nelle vetrine dei migliori shop le selezioni irresistibili delle decorazioni natalizie per la casa, come la sezione dedicata agli addobbi natalizi Thun ai quali è difficilissimo resistere.
Le antichissime origini del presepe
Ebbene quelle del presepe natalizio e degli addobbi sono tradizioni molto antiche ma anche molto sentite in Italia. In particolare il presepe deriva dal latino “praesaepe”, un termine traducibile con “mangiatoia” e che farebbe riferimento a quella che fu utilizzata come culla per il nascituro Gesù nato al freddo in una stalla di Betlemme.
Come vedremo la storia del presepe ha origini antichissime e nel tempo ha subito tantissime evoluzioni, soprattutto in termini di forme e significati attribuiti. Per esempio la tradizione vuole che il bue e l’asinello rappresenterebbero il popolo ebreo e pagano mentre, i re Magi, siano la raffigurazione simbolica della trinità che vive nel corpo di Gesù, essere mortale e figlio di Dio.
La scena della natività si trova nei vangeli di Matteo e Luca ed è raccontata da secoli come la storia di Giuseppe e Maria che arrivano a Betlemme per il censimento del bambino ai temi di Erodoto ma non riescono a trovare un rifugio per trascorre la notte. Fu così che decisero di passare la notte in una stalla e quando il piccolo venne alla luce una cometa luminosa lasciò la sua scia che attirò tutta la comunità.
La natività a Greccio di San Francesco d’Assisi
La Natività venne riprodotta in Italia per la prima volta da San Francesco d’Assisi, rimasto affascinato da un Natale trascorso a Betlemme e desideroso di portarla anche nella sua città. Egli chiese il permesso a Papa Onorio III e questi, ricordando al Santo che non era possibile evocare rappresentazioni sacre in chiesa, gli suggerì di celebrare la messa natalizia all’aperto a Greccio, un famoso e ridente paesino dell’Umbria.
È proprio San Francesco d’Assisi a mettere in scena la prima natività vivente in Italia, creando una tradizione ultra-secolare che si ripete ancora oggi. Successivamente l’idea di riprodurre la Natività sotto forma di presepe venne allo scultore Arnolfo di Cambio, a Napoli. Questi creò una serie di statuette in legno, otto in tutto, che raffiguravano i personaggi principali della natività tra cui Maria, Giuseppe, i re magi, gli angeli e i contadini che assistettero alla nascita di Gesù.
Il primo presepe fatto con le statuine
Il primo presepe di Arnolfo di Cambio è ancora oggi conservato presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma e in occasione dell’arrivo del Natale viene aperto al pubblico di curiosi che si affollano per visitarlo. La novità più interessante arrivò attorno al 1700 quando i napoletani decisero di inserire nel presepe anche altre statuine riprendendo figure comuni che oggi coincidono con personalità e vip noti in Italia e nel mondo.
Si tratta di una tradizione molto amata per la quale chiunque visiti Napoli sotto il periodo natalizio non può fare a meno di passare da San Gregorio Armeno e acquistare qualche simpatica statuina del presepe.
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