“Abbiamo paura. La nostra preoccupazione, in questo momento, è quella che possano verificarsi altri movimenti del terreno. La parete interessata dal crollo è pericolosa, e con le piogge c’è il serio rischio di altri cedimenti. Serve immediatamente un intervento di messa in sicurezza”. Temono il peggio i proprietari di immobili a ridosso della zona del crollo del muro di cinta all’interno del cortile dell’ex ospedale, edificio destinato alla nascente sede universitaria di via Atenea. A preoccupare sono anche i tempi lunghi della burocrazia.
“Serve intervenire in via di assoluta urgenza, visto il concreto pericolo per la pubblica incolumità derivante da possibili ulteriori crolli della struttura – continuano -. Un altro evento di quel genere sarebbe ancora più grave e metterebbe a rischio anche altri edifici della via Atenea e di Salita Madonna degli Angeli”.
Da luglio va ricordato è partito l’incidente probatorio nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Agrigento. Sarà l’ingegnere Fabio Neri, incaricato dal gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ad accertare cosa ha causato il cedimento, e per questo serviranno 120 giorni per la consegna della relazione definitiva e conoscere la verità. Il consulente riferirà in aula, infatti, il 19 novembre prossimo. Sono 9 gli indagati. Contestati, in concorso, i reati di “Crollo di costruzioni o altri disastri dolosi” e “Delitti colposi di danno”.
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