
Triste record quello della Fortitudo Agrigento che – in questo maledetto 2020 falcidiato dalla pandemia da Covid-19 – per la seconda volta nel giro di otto mesi, non potrà disputare le Final Eight della Supercoppa Centenario di B. Lo scorso mese di marzo, infatti, all’esplodere della prima ondata pandemica, le Final Eight – a cui i biancazzurri avrebbero dovuto prendere parte a Ravenna dal 6 all’8 marzo – erano stato cancellate e, di fatto, avevano anticipato la chiusura del campionato. Questa volta, dopo il poker di vittorie che aveva regalato al club agrigentino l’opportunità di disputare nuovamente la competizione, il contagio ha colpito uno dei tesserati della società agrigentina, circostanza che ha comportato l’immediato isolamento di tutta la squadra e dello staff tecnico e l’impossibilità ad allenarsi. La società presieduta dal presidente Gabriele Moncada ha, dunque, preso la difficile decisione di non partire alla volta di Cento dove avrebbe disputato il quarto di finale contro la Frata Nardò che, vincendo a tavolino, accede alle semifinali. Sul fronte sportivo, tuttavia, non ci sono segnali incoraggianti; il dilagare del virus in questa seconda ondata, infatti, ha spinto il Governo a nuove misure restrittive che hanno ridisegnato la mappa del territorio nazionale suddividendo le regioni in tre zone (gialla, arancione e rossa) in relazione al tasso di contagio. Oltre all’emergenza sanitaria, di giorno in giorno sempre più drammatica, sulle società cestistiche che si apprestano all’inizio del campionato pende come una spada di Damocle l’incognita legata agli spostamenti in zone di diverse tonalità di colori, il tutto in assenza di protocolli adeguati a garantire la sicurezza degli atleti e dello staff tecnico. A tal riguardo, il presidente Moncada, nei giorni scorsi, in una lettera aperta ha chiesto lo spostamento del campionato a gennaio 2021 e non si tratta di un’iniziativa isolata, dal momento che altre società hanno già espresso analoghe intenzioni.