In assenza di una norma che li tuteli, 2.500 precari in tutta l’Isola, tra professionisti, amministrativi e tecnici reclutati, al pari di medici, infermieri e operatori nelle diverse Aziende sanitarie siciliane durante l’emergenza Covid, rischiano oggi, il posto di lavoro e la possibilità di poter continuare a garantire i servizi essenziali d’assistenza. Con grande rammarico hanno appreso, a pochi giorni dalla fine del 2022, come l’emendamento che riguardava la possibilità di una stabilizzazione del personale amministrativo e tecnico, al pari del personale sanitario e socio-sanitario, è naufragato, per cause ancora sconosciute. “Migliaia di lavoratori non si vedono riconosciuto il giusto merito per il lavoro svolto negli ultimi due anni”. E’ quanto si legge in una nota del coordinamento regionale “Comitato lavoratori emergenza Covid-19” della Sicilia e dei nove coordinamenti provinciali.
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