Il Gup del Tribunale di Agrigento, Alfonso Pinto ha disposto un nuovo rinvio a giudizio per l’imprenditore empedoclino Giuseppe Burgio, l’ex “re dei supermercati”, già condannato a 8 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta, perché avrebbe fatto sparire circa 50 milioni di euro. Il nuovo processo scaturisce dalla gestione di una delle sue società, la “Gestal”, di cui, otto anni fa era amministratore unico.
Secondo l’accusa avrebbe omesso di versare oltre 300mila euro all’Erario. L’approfondimento dibattimentale, davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, inizierà il 22 febbraio prossimo. L’imprenditore è difeso dall’avvocato Carmelita Danile. Lo stesso Burgio, attualmente agli arresti domiciliari, è imputato in un altro procedimento, per altre violazioni finanziarie.
Sarebbero stati due gli elemtni che hanno permesso all’imprenditore empedoclino di continuare a fare soldi, pure da “fallito”. Una compiacenza sociale, che gli ha consentito di godere quasi di una sorta di “appoggio” dalle stesse persone danneggiate, ed una bancaria.
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