
Da lì in avanti si sono susseguite altre chiamate, poi è stato messo al corrente della restituzione di 370 euro, ma in realtà s’è trattato di un escamotage per spillargli altro denaro. Solo allora ha capito di essere caduto nella trappola di un truffatore. Quindi, s’è recato negli uffici del Commissariato cittadino, ed ha formalizzato una denuncia, a carico di ignoti, per l’ipotesi di truffa.
La vicenda ha avuto inizio l’autunno scorso. Dopo il primo bonifico di 215 euro, passati un po’ di giorni, il canicattinese è stato nuovamente contattato dal sedicente agente finanziario, il quale lo ha spinto ad aumentare l’ammontare dell’investimento con somme più consistenti, dicendogli che il suo conto in pochi giorni era aumentato a quasi 300 euro.
Una comunicazione che ha allarmato l’avvocato, troppo alta per quei pochissimi giorni. Ed è proprio a questo punto che il canicattinese ha deciso di interrompere ogni tipo di rapporto, chiedendo la restituzione del suo denaro. Si è sentito rispondere che trattandosi di una piccola somma, l’operazione sarebbe stata fatta sulla sua carta di credito. Anziché accreditargli la somma di 370 euro, quest’importo è stato prelevato.
Avuta la conferma della truffa, l’avvocato s’è recato alla polizia. Il legale è stato truffato dunque per un totale di 585 euro. Gli agenti hanno raccolto il racconto della vittima, ed hanno avviato le indagini per provare a risalire ai truffatori.