Nell’edizione 2024 della “Festa del Mandorlo”, oltre ai gruppi folcloristici vedremo sfilare anche un carro allegorico che aprirà il lungo corteo che attraverserà le vie cittadine. Una “novità” che riprende il passato.
Racconta Paolo Cilona, una delle memorie storiche del “Mandorlo in fiore”, che negli Anni Cinquanta del secolo scorso, alle sfilate dei gruppi prendevano parte anche i carri allegorici dei vari paesi della provincia e a volte, anche di altre località siciliane, carri realizzati in omaggio alla primavera agrigentina che fa fiorire i mandorli imbiancando la millenaria Valle dei templi.
La “filosofia” della prossima Festa del Mandorlo sarà infatti incentrata sul recupero delle tradizioni del passato che hanno fatto diventare la grande kermesse, un attrattore turistico e di grande promozione per il territorio a partire dal logo che riprende quello degli Anni Sessanta e Settanta. Questo tema del ritorno al passato, chiarisce il perché l’Amministrazione comunale, nel programmare i fondi destinati all’evento, ha deciso di stanziare 13 mila euro per un carro allegorico che sarà presente durante le sfilate ufficiali del “Mandorlo”.
“Si tratta di un vero e proprio ritorno alle antiche tradizioni della festa – spiega l’assessore comunale Carmelo Cantone, esperto di folclore e di tradizioni popolari, organizzatore e coordinatore del 79esimo Mandorlo. – Quest’anno faremo sfilare un carro allegorico sul tema della primavera, realizzato in cartapesta dai carristi di Sciacca e sarà il preludio per ciò che vorremmo realizzare per la Festa del Mandorlo del 2025, anno in cui Agrigento sarà la Capitale Italiana della Cultura, ossia cercheremo di fare sfilare i carri allegorici di tutti e 43, i comuni della provincia di Agrigento, un po’ come avveniva negli anni Cinquanta”.
“In effetti – continua Paolo Cilona – le filate dei carri avvennero nelle varie edizioni del “Mandorlo” fino al 1953, anno in cui il professore Enzo Lauretta ideò il “Festival del folclore” che negli anni successivi prese il sopravvento. C’è da dire che durante le ultime edizioni con sfilata dei carri allegorici, avvennero non poche polemiche in relazione all’assegnazione dei premi ai carri vincitori, con il seguito di polemiche e disaccordi tra i vari comuni partecipanti. Così, poco per volta, la sfilata dei carri allegorici venne eliminata e al suo posto venne potenziato il corteo storico”.
Dunque la novità di quest’anno sarà il carro allegorico al seguito delle sfilate: “un carro di piccole dimensioni adatto a transitare lungo via Atenea – precisa l’assessore Cantone – che preannuncia di fatto un cambiamento; il ritorno alle origini della manifestazione e al recupero di quelle tradizioni agrigentine che negli ultimi anni si erano un po’ perse”.
A titolo di pura cronaca, il carro allegorico verrà realizzato da un’Associazione di Sciacca e avrà le dimensioni di cinque metri di lunghezza, quattro di altezza e due di larghezza, in modo da poter far transitare agevolmente il carro anche per le strette strade del centro storico.
Sempre a proposito del “Mandorlo”, il coordinatore Carmelo Cantone si potrà avvalere nell’organizzazione, della collaborazione a titolo gratuito di Giovanni Di Maida, per il “Festival dei bambini” e di Riccardo Cacicia quale responsabile dei gruppi folcloristici internazionali.
LORENZO ROSSO
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