La Corte d’Appello di Palermo lo ha condannato a 4 anni, 11 mesi e 26 giorni di reclusione. Sentenza che adesso è diventata definitiva. I carabinieri della Stazione di Licata, in esecuzione di un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura di Palermo, hanno arrestato l’ex consigliere comunale licatese Giuseppe Scozzari, cinquantenne. L’uomo, che era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, è stato riconosciuto colpevole di scambio elettorale politico-mafioso in concorso. Dopo le formalità di rito, espletate nella caserma dell’Arma, è stato trasferito alla Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento per scontare la pena.
Scozzari fu consigliere comunale di Licata fino al 13 luglio del 2019 quando, all’indomani dell’arresto nell’ambito dell’operazione antimafia “Assedio”, si dimise. I reati che gli furono contestati sarebbero stati commessi nel 2018 nell’anno della sua elezione a consigliere comunale.
Secondo l’accusa, all’epoca, vi fu “uno scambio di favori che gli ha consentito di essere eletto, nelle file di una lista civica, grazie al sostegno elettorale del boss Angelo Occhipinti che gli fece da sponsor”. Scozzari, secondo il pm però, avrebbe, “nell’esercizio delle, sue funzioni di responsabile del servizio tecnico del presidio ospedaliero di Licata, ed essendo influente funzionario dell’Asp di Agrigento, garantito corsie preferenziali per l’accesso ai servizi dell’Asp a soggetti indicati dal capomafia Angelo Occhipinti”.