Il procuratore Giovanni Di Leo ha chiesto il rinvio a giudizio di sette persone, con l’accusa di avere prodotto una falsa documentazione al fine di far ottenere indebitamente il beneficio economico del Reddito di Cittadinanza agli ospiti della cooperativa sociale Oasi Emmanuele di Favara. Sotto accusa Liliana Chiarelli, 34 anni, Gaetano Gramaglia, 33 anni, Paolo Graccione, 46 anni, Diego Vita, 53 anni, Salvatore Di Caro, 63 anni, Giovanni Di Caro, 30 anni, tutti di Favara e Alba Luz Pineda Urbina, 40 anni, nata in Honduras ma residente a Favara.
Devono rispondere del reato in concorso di circonvenzione di persone incapaci. L’udienza preliminare è in programma il 16 aprile davanti al giudice del tribunale di Agrigento Giuseppa Zampino. I fatti contestati risalgono al periodo compreso dall’aprile 2019 al marzo del 2021. I carabinieri di Agrigento e Favara indagando sul filone principale dell’inchiesta hanno scoperto la truffa. Gramaglia è il rappresentante legale della cooperativa, Chiarelli un’assistente sociale, Graccione e Vita dipendenti della struttura.
Per mesi i quattro indagati avrebbero trattenuto nella loro disponibilità le carte prepagate di ben 24 persone su cui veniva erogato il beneficio economico e con le stesse avrebbero compiuto numerosi pagamenti presso attività commerciali. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Roberto Gueli, Fabio Inglima Modica, Giuseppe Scozzari, Daniela Posante, Giuseppe Infuso e Salvatore Bugea.