I giudici della Corte di Appello di Palermo, hanno ribaltato la sentenza di condanna a 9 mesi di reclusione nei confronti del grottese Roberto Picone, 45 anni, elettricista, accusato di avere picchiato il padre, riportando un trauma facciale. L’imputato, che rispondeva di lesioni, è stato assolto “per non avere commesso il fatto”. Accolto il ricorso dei legali difensori, gli avvocati Annalisa Russello e Angelo Farruggia,
La vicenda risale al 15 aprile del 2016, quando Picone avrebbe insultato il padre, per poi aggredirlo con calci e pugni, in quanto riteneva di essere stato escluso da un’eredità.
In primo grado l’anziano genitore, che si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Gianfranco Pilato, aveva ottenuto il risarcimento dal figlio. Mentre quest’ultimo condannato dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Sciarrotta.
Il risarcimento sarebbe stato liquidato in sede civile, se la condanna fosse stata confermata nei successivi gradi di giudizio, invece, per l’imputato è arrivata l’assoluzione.
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