Sabato e domenica, 29 e 30 gennaio, presso il Cinema Multisala Ciak di Agrigento, uscirà l’anteprima del docufilm “Ennio”, di Giuseppe Tornatore, dedicato a Ennio Morricone, la colonna sonora d’Italia nel mondo, che sarà disponibile nelle sale cinematografiche italiane il 17 febbraio.
Il film è stato presentato in anteprima e fuori programma alla “Biennale del Cinema di Venezia” lo scorso settembre, riscuotendo successo e suscitando una grande emozione.
L’Ennio Morricone presentato al pubblico da Tornatore è un uomo semplicissimo, ma fuori dall’ordinario. La vita narrata del grande compositore è quella sciolta dal vincolo della musica, pertanto questo docufilm consente al pubblico di entrare nella sfera più intima di Ennio Morricone, un passo necessario per comprendere appieno ciò che sta dietro le sue composizioni musicali.
Gli esercizi di ginnastica e la musica di prima mattina, il rigore con se stesso sono i tratti che caratterizzano la figura di Ennio Morricone, in questo docufilm intitolato semplicemente, e non a caso, “Ennio”.
La semplicità dell’artista più amato in tutto il mondo, con due Oscar e cinquecento colonne sonore, è l’unica forza motrice del docufilm, in cui a fare da sfondo è la musica assoluta, una musica senza confini. “Ennio” è, dunque, il ritratto di un genio trasparente in tutto che quasi non si accorgeva della sua grandezza. Egli si sentiva solo un musicista che ha cercato di inventare qualcosa di nuovo.
Ennio Morricone ha saputo coniugare mondi diversi, connettendoli con la musica classica, ma anche con il pop, infatti sono tante le canzoni a cui Morricone ha fatto l’arrangiamento: “Il mondo” di Jimmy Fontana, “Sapore di sale” di Gino Paoli, “C’era un ragazzo che come me” di Gianni Morandi. Forse, però, l’arrangiamento che tutti ricordano maggiormente è quello di “Se telefonando” interpretato da Mina.