Sabato 25 e domenica 26 marzo torna l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
La manifestazione di punta del FAI, giunta alla 31ª edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia.
Un fine settimana con un unico protagonista: il patrimonio di storia, arte e natura italiano.
Quest’anno la Delegazione FAI Agrigento, guidata da Giuseppe Taibi, il FAI Giovani, di Ruben Russo, e i volontari del FAI porteranno i visitatori a conoscere Agrigento e Palma di Montechiaro (apertura straordinaria del Monastero delle Benedettine e dell’annessa Chiesa ,a cura del Liceo scientifico “G. B. Odierna”).
Le visite, che si svolgeranno dalle 9 alle 13, e dalle 15 alle 18, saranno condotte dagli Apprendisti Ciceroni delle scuole superiori di Agrigento, Liceo scientifico “Leonardo”, Liceo socio-psico-pedagogico “Politi” e Liceo classico-musicale “Empedocle”, lungo il percorso Mannalà – dal quartiere degli Stazzoni al Barocco di Girgenti.
Viaggiatori e viaggianti in Sicilia le emozioni e i racconti del Grand Tour. Come un filo di Arianna steso lungo il nostro territorio, i Ciceroni guideranno i moderni viaggiatori sulle tracce di coloro che, nei secoli passati entusiasticamente meravigliati, hanno calpestato la stessa terra e respirato la stessa aria.
Tra i luoghi visitabili ci sarà anche il Bene FAI Giardino della Kolymbethra.
Link delle schede dei Luoghi: Scopri i luoghi aperti per le Giornate FAI di Primavera 2023 (fondoambiente.it)
L’itinerario (trekking urbano)
“Mannalà dal quartiere degli stazzonari al barocco di Girgenti”
Punto di passaggio dell’itinerario fantastico pensato dalla Delgazione FAI di Agrigento, intitolato: “Mannalà dal quartiere degli stazzonari al barocco di Girgenti” conduce al cuore del quartiere di Mannalà, oggi Madonna degli Angeli. Si trova all’inizio della Via Atenea, arteria principale della città di Agrigento, e inerpicandosi verso la parte alta, unisce il “centro” con il quartiere arabo di Mannalà, oggi Madonna degli Angeli. Il percorso, che parte da Porta di Ponte, prosegue per Salita Madonna degli Angeli, Arco Cavalieri di Malta, resti Chiesa di San Giovanni, Chiesa Madonna degli Angeli, Cortile Palazzo Iacono, Via Botteghelle, Chiesa della Badiola, condominio del Fascio, Monastero di Santo Spirito, Casa Raffaello Politi, Teatro Politi, Palazzo Xerri, Chiesa del Purgatorio, Palazzo Celauro.
Ecco alcune delle aperture più interessanti:
Chiesa Madonna degli Angeli
La chiesa di Santa Maria degli Angeli , della Confraternita francescana di Santa Maria degli Angeli, si trova all’estremo limite orientale della città, nel sito in cui le trecentesche mura chiaramontane provenienti da Porta Bibirria e passanti accanto la chiesa di San Michele (oggi non più esistente), piegavano a sud per ricongiungersi con la porta principale di Agrigento ad arco acuto, detta “Porta del Ponte”.
Chiesa della Badiola
La Chiesa di Santa Maria del Soccorso (detta Badiola per distinguerla dalla Badia Grande di Santo Spirito) e l’annesso Monastero (fondato sotto la regola del terz’ordine francescano) furono edificati ad Agrigento nel 1529 su iniziativa ed a spese del sacerdote trapanese Fabrizio Rizzo del Terz’ordine francescano.
Monastero di Santo Spirito
Il complesso chiaramontano di Santo Spirito si trova in pieno centro storico di Agrigento ed ha rappresentato per moltissimo tempo il fulcro centrale della vita sociale della città antica. Il monastero dal primitivo titolo Beata Maria Virginis et Sancti Spiritus è stato fondato nel 1299 dalla nobile marchesa Rosalia Prefoglio, moglie di Federico di Chiaramonte, che negli ultimi anni della sua vita decise di donare la struttura alle monache benedettine dell’ordine cistercense a lei molto care.
Chiesa del Purgatorio
Nel pieno centro cittadino, nella Piazza Purgatorio, adiacente alla Via Atenea, sorge questo splendido esempio di presenza barocca ad Agrigento.
La Chiesa di San Lorenzo di Agrigento, conosciuta anche come Chiesa delle anime del Purgatorio, è uno dei rari esempi di “barocchetto siciliano”.
Chiesa della Badiola
La Chiesa di Santa Maria del Soccorso (detta Badiola per distinguerla dalla Badia Grande di Santo Spirito) e l’annesso Monastero (fondato sotto la regola del terz’ordine francescano) furono edificati ad Agrigento nel 1529 su iniziativa ed a spese del sacerdote trapanese Fabrizio Rizzo del Terz’ordine francescano.
Da allora la piccola Badia accolse molte giovani che intendevano consacrare la vita a Dio nello spirito del francescanesimo.
Giardino della Kolymbethra (apertura a cura dello Staff della Kolymbethra)
Ad Agrigento la Kolymbethra è un angolo ombroso di paradiso dove olivi secolari prosperano generosi e dove gli agrumi inondano la Valle dei Templi coi loro profumi. Angolo di terra promessa e giardino per eccellenza dove la natura si fonde con la storia, questa piccola valle è parte significativa di Akragas, la città fondata dai Greci nel VI secolo a.C.
Palma di Montechiaro: Grand Tour Monastero del SS Rosario e delle Benedettine
Il Monastero del SS. Rosario, costruito tra il 1653 e il 1659 e dedicato all’Ordine di San Benedetto, è un luogo che non passa inosservato e non solo per la sua collocazione, in cima a una gradinata semicircolare ed impervia che si erge su una piazza di forma quadrata.
Si tratta di un complesso architettonico conventuale, che costituisce un unicum nel panorama architettonico della Sicilia e certamente il monumento più significativo della città, sia per l’importanza architettonica ed artistica sia perché può essere a ragione considerato la sintesi dell’esperienza politica, religiosa e mistica della famiglia Tomasi alla quale va ricondotta la fondazione di Palma. Il monastero, sin dall’inizio, viene destinato alle monache votate all’Ordine di San Benedetto.
I dettagli della manifestazione verranno resi noti durante la conferenza stampa di presentazione alle Autorità ed alla Stampa si svolgerà giovedì 23 marzo, alle 16:30, presso lo spazio Coworking Immagina, in via Cesare Battisti, 9 ad Agrigento. Per l’occasione ci sarà anche una degustazione a cura della pasticceria Di Stefano di Raffadali.
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