Mescoli i funerali, sarà lutto cittadino
Due cuori e una capanna, spazzati via da una mareggiata improvvisa. Come quella costruita sulla spiaggia di Punta Bianca per ripararsi dal sole, dopo intere giornate di volontariato per ripulire il litorale dai rifiuti abbandonati e tenere lontani i diportisti indisciplinati che si avvicinavano troppo alla costa, danneggiando la flora marina e inquinando con i motori dei loro scafi. Quella stessa capanna che, ironia della sorte, è stata spazzata via dalle mareggiate di questi giorni. Un segnale, forse, di una tempesta inaspettata che ha travolto tutti. Claudio Lombardo, leader di MareAmico, ricorda la coppia come unita e affiatata, e ancora non riesce a spiegarsi questo gesto.
La tragedia ha scosso profondamente le comunità di Solero, in provincia di Alessandria, e Agrigento, città d’origine di Patrizia Russo e Giovanni Salamone. Il 16 ottobre, in un gesto di follia, Giovanni uccide la moglie Patrizia a coltellate nella loro abitazione. È lui stesso a chiamare i carabinieri, ma quando i soccorsi arrivano, è troppo tardi. Patrizia è già priva di vita. La coppia, trasferitasi a Solero circa un anno fa, ha due figli adulti: Francesco e Giuliana. Il primo vive in Spagna a Valencia, la figlia a Siena.
“Forse si può spiegare solo così, la perdita della ragione di Giovanni – riflette Claudio Lombardo – l’aver dovuto lasciare tutto per trasferirsi in Piemonte, per seguire la moglie”. Toccante la testimonianza dello stesso Lombardo, che conosceva bene la coppia: “Quello che ha fatto Giovanni – dice – lo porterà con sé per tutta la vita. Il rimorso è incredibile, ciò che è successo è incomprensibile. Li portavo come esempio di coppia solida, trentennale, sempre insieme. Lavoravano insieme nei campi, raccoglievano olive e agrumi. Lui aveva un grande appezzamento a Ribera e insieme venivano a pulire l’area di Drasy, che io gli avevo affidato per le pulizie a Punta Bianca. Ancora non riesco a spiegarmi ciò che è accaduto. Giovanni era un grande lavoratore, una persona incredibile, e lei innamoratissima di lui, una donna serissima. Non riesco a capire, forse un momento di follia. Questa coppia era per me un esempio di solidità familiare, e tutto si è spezzato. Avevano costruito una capanna dove passavano intere giornate al riparo dal sole, e oggi l’abbiamo trovata distrutta, come se il mare l’avesse spazzata via. Anche questa è una brutta storia”.
Salamone ha dovuto lasciare il lavoro in Sicilia, dove coltivava oliveti e agrumeti nelle zone di contrada Ciavolotta e a Ribera. La moglie era andata al nord per insegnare, e lui l’aveva seguita, abbandonando tutto. “Non ci sono giustificazioni”, conclude l’ambientalista. L’amministrazione comunale, insieme a Lombardo, ha promosso una petizione per sostenere le spese del funerale e del trasporto della salma dal Piemonte. La famiglia è assistita dall’avvocato Arturo Bonsignore, che si sta adoperando per fornire supporto psichiatrico. Domani, alle ore 15:30, presso la chiesa Sacro Cuore di Gesù in via Madonna delle Rocche ad Agrigento, si terranno i funerali di Patrizia Russo, la 53enne uccisa dal marito Giovanni Salamone. Celebrerà la funzione il vicario generale del Vescovo, don Giuseppe Cumbo. (DV) Domenico Vecchio
I figli della compianta Patrizia Russo sono assistiti e difesi dagli avvocati Maria Luisa Butticè e Anna Maria Tortorici.
In una nota ufficiale, l’Amministrazione ha espresso profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia della signora Russo, a nome dell’intera comunità agrigentina. Ha inoltre sottolineato l’importanza di promuovere un senso di responsabilità collettiva di fronte a simili tragedie, condannando con fermezza ogni forma di violenza, in particolare quella domestica, che sconvolge profondamente la nostra società. L’auspicio condiviso è che tali episodi non debbano più ripetersi.
L’Amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino per onorare la memoria di Patrizia e ha disposto che domani, a mezzogiorno, venga osservato un minuto di silenzio in tutti i luoghi pubblici della città. Inoltre, le bandiere sugli edifici comunali saranno esposte a mezz’asta per l’intera giornata, in segno di rispetto e dolore.
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