“Io, come tutti miei amici russi, sono contro la guerra e contro la politica di Putin.”
Nadya Hope ha sposato un agrigentino e vive nella città dei Templi dopo un periodo vissuto a Milano. Per lei sono giorni di particolare dolore e di paura. “Chiediamo di fermare immediatamente questa guerra e risolvere le questioni politiche pacificamente- ci dice Nadya-.Negli ultimi giorni mi sono sentita terrorizzata pensando all’orrore che stanno vivendo gli abitanti dell’Ucraina. Mi sono sentita ancora peggio pensando che non posso fare nulla per cambiare la situazione, l’unica cosa che posso fare é parlarne e dire che non tutti i russi vogliono la guerra, anzi, in tantissimi la pensano come me ed escono a protestare nelle grandi città. Non resta che pregare per l’Ucraina e sperare che tutto finisca presto e che non ci siano più vittime e che ognuno possa tornare nelle loro case”. E, poi, c’è il punto di vista di Katia, di adozione anche lei agrigentina, che da Ucraina si dice dalla parte di Putin pur condannando la guerra. Anche lei ha spostato un agrigentino. E’ della Repubblica del Doneck, città di confine e capitale dell’autoproclamata repubblica popolare filorussa. Katia non parla l’ucraino ma il russo. “Ci sono stati scontri e bombardamenti per 8 anni infiniti- racconta- da quando la dittatura Ucraina ha strappato il Donetsk alla Russia. Io spero che ritorni alla Russia. Ho la nonna e tanti amici lì e tutti la pensano allo stesso modo”. Dunque, per questa parte di Ucraini, ex russi, il Donetsk deve ritornare alla Russia.
L’altro territorio in questione è Lugansk, anche questo facente parte di una delle zone al confine con la Russia, il Donbass.
(Nella foto Nadya Hope Mosca)
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp