Entra nel vivo il processo a carico di cinque tifosi dell’Akragas, di 30, 23, 22, 19 e 18 anni, arrestati in seguito agli scontri scoppiati lo scorso 28 agosto, all’esterno dello stadio Esseneto di Agrigento, al termine del derby di Coppa Italia, vinto per 3-0 dalla formazione agrigentina sulla Pro Favara. Per i disordini sono scattati, complessivamente, 7 arresti, 2 denunce e 9 Daspo. I tifosi agrigentini hanno lanciato sassi e bottiglie contro i poliziotti che avevano da poco scortato i tifosi favaresi. Un commissario capo e un agente sono rimasti feriti. Dopo l’udienza di convalida, gli indagati sono stati rimessi in libertà, e a tutti è stato applicato l’obbligo di firma.
Il processo è in corso di svolgimento davanti al giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Fulvia Veneziano. Il pubblico ministero Giulia Sbocchia contesta a tutti i cinque imputati le accuse di resistenza a Pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, e lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive. Tre imputati, attraverso i loro difensori, hanno chiesto la messa alla prova, che consente l’estinzione del reato a conclusione di un periodo di svolgimento di lavoro di pubblica utilità. Giudizio abbreviato per un altro tifoso. Si torna in aula il 22 e il 29 settembre.