Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, accogliendo le richieste del procuratore aggiunto Salvatore Vella, e del pubblico ministero Cecilia Baravelli, ha archiviato l’inchiesta per il soccorso di migranti del 9 maggio 2019, operato da “Mare Jonio”, la nave della ong Mediterranea Saving Humans, e ha prosciolto il comandante Massimiliano Napolitano e il capomissione e armatore Beppe Caccia da ogni accusa. L’inchiesta era stata avviata dopo il soccorso, avvenuto a 35 miglia a nord di Zuara, in Libia, di trenta persone, tra cui due donne incinte e una bambina d due anni. “Dopo aver tratto in salvo i naufraghi – spiega in una nota la ong – il nostro comandante e il capomissione si rifiutarono di obbedire agli ordini del governo italiano di allora che ci chiedeva di consegnare le persone nelle mani degli aguzzini da cui stavano fuggendo, ovvero la cosiddetta guardia costiera libica. Per questa ragione, il 10 maggio, dopo lo sbarco dei superstiti a Lampedusa, il nostro comandante e il capomissione furono indagati per il reato di ‘favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina’ e la nave posta sotto sequestro.