Il coordinatore regionale di Alternativa Popolare, Alfonso Alaimo, critica il silenzio politico dopo le dimissioni del primario del Pronto Soccorso di Agrigento. Nessun sostegno è stato espresso al dott. Vaccaro nonostante le sue segnalazioni sulle criticità del reparto. Alaimo denuncia l’assenza di una forte reazione politica e si schiera al fianco del dott. Vaccaro, promettendo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave situazione che minaccia la salute dei cittadini.
Agrigento, 14 luglio 2023 – Le dimissioni irrevocabili del dott. Vaccaro, direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, hanno scatenato una forte polemica nell’ambito politico agrigentino. A quasi 24 ore dalle dimissioni del professionista, nessun attestato di solidarietà o reazione significativa è stato espresso da parte dei politici locali, suscitando l’indignazione di Alfonso Alaimo, coordinatore regionale di Alternativa Popolare.
Alaimo ha espresso profonda preoccupazione per l’assenza di una forte reazione politica davanti a quanto definito come un dramma di proporzioni inaudite. “Niente di niente, tutti silenziosi e nascosti”, ha dichiarato Alaimo, sottolineando che si sarebbe atteso e sarebbe stato doveroso un gesto di solidarietà nei confronti del dott. Vaccaro da parte della classe politica locale.
Secondo Alaimo, il dott. Vaccaro aveva inviato ben 32 note ufficiali di segnalazione al direttore dell’ospedale, evidenziando le condizioni precarie in cui si trovava il pronto soccorso. Nonostante turni massacranti di 30 ore consecutive come medico di sala, che hanno gravemente compromesso l’efficacia dell’attività, il dott. Vaccaro ha tentato in ogni modo di garantire una minima continuità di servizio in un presidio che riceve ben 4500 accessi a settimana. Tuttavia, alla fine ha deciso di gettare la spugna.
Alaimo si domanda dove sia la politica agrigentina di fronte a una vicenda che colloca la città in una situazione al di sotto delle dinamiche terzomondiste. Critica aspramente i politici di lungo corso, provenienti dal mondo della sanità, i sindaci, gli assessori, i deputati regionali e addirittura nazionali, che sembrano latitare di fronte a una questione che, sebbene non sia di loro competenza diretta, richiederebbe un intervento di solidarietà e sostegno.
“Già in ferie?” si chiede Alaimo, riferendosi agli amministratori locali. “Perché non si è visto nessuno incatenarsi davanti all’ingresso dell’ospedale?”. Il silenzio politico è stato definito “assordante”.
Alaimo pone l’attenzione anche sui cittadini, sottolineando che Agrigento e l’intero comprensorio sono ora senza un primario nel Pronto Soccorso. Si chiede perché non si scenda in piazza per difendere la propria salute, sottolineando che la salute stessa dovrebbe essere considerata un bene così prezioso da meritare una reazione di dignità.
Alternativa Popolare si schiera totalmente al fianco del dott. Vaccaro, offrendo la propria solidarietà e disponibilità ad attivarsi con ogni mezzo lecito per sensibilizzare l’opinione pubblica su una vicenda così grave e preoccupante.
Le dimissioni del dott. Vaccaro hanno evidenziato una situazione critica nel Pronto Soccorso di Agrigento e il silenzio politico che ne è seguito ha sollevato una serie di interrogativi sul ruolo e l’impegno delle autorità locali nell’affrontare una crisi che mette in pericolo la salute dei cittadini.