Il Gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha condannato alla pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione Giuseppe Cutaia, 29enne, di Canicattì, accusato di omicidio preterintenzionale.
La vicenda è legata alla morte di Giuseppe Cacciatore, deceduto a soli 46 anni, subito dopo aver avuto una lite proprio con il 29enne.
Il pubblico ministero Paola Vetro, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto la condanna ad otto anni e otto mesi. Avevano chiesto l’assoluzione i legali difensori dell’imputato, gli avvocati Angela Porcello e Diego Guadagnino. “Cacciatore è morto per problemi cardiaci, e non per gli schiaffi ricevuti”, aveva detto la difesa.
I fatti risalgono all’estate del 2015 quando Cutaia, nel corso di un incontro per risolvere una diatriba precedente avuta con il figlio del 46enne, colpì con alcuni pugni al volto l’uomo – secondo l’accusa – provocandone la morte.
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