Cinque anatre sono state sgozzate e decapitate nella villa comunale di Ribera. L’episodio è stato denunciato sui social dal parroco Antonio Nuara che ha postato le foto. “Villa comunale uguale Far West, è l’unico titolo che si addice guardando queste scene”, ha scritto. Il sacerdote ha aggiunto: “Circa un mese fa è scomparsa una pecora, anche questa sgozzata e portata via e sul posto hanno lasciato le interiora. Perchè tutto ciò? Perchè durante il giorno i custodi sono assenti? Perchè non viene attivato il servizio di sorveglianza?”. Il sacerdote invita l’amministrazione comunale ad una maggiore attenzione.
“Qualcuno tempo fa mi ha scritto: ‘a pinzari mali si fà piccatu, ma certi voti s’inserta’ -ha aggiunto don Antonio -. E mi dava questa motivazione del perchè le telecamere erano spente: ‘quando erano accese, da una verifica fatta, tra gli sporcaccioni c’erano persone di riguardo. E perciò tutto è stato messo a tacere’. Non vorrei crederci, ma averle accese e controllandole, qualcosa deve vedersi in positivo o in negativo. Inoltre: perchè si devono trovare le siringhe nelle aiuole? Noi cittadini desideriamo una villa comunale bella, perchè lo merita, e fruibile e sicura 24 ore su 24. Gli strumenti ci sono e anche il personale”.
“Perciò chi di dovere deve attivarsi – conclude -. Queste cose non devono accadere. E se accadono, con gli strumenti che si hanno, usandoli, i responsabili possono essere individuabili e perseguibili, anche se si tratti di persone di un certo peso. Paghiamo la tassa tra le più alte della Provincia, ma il paese rimane sporco e nell’abbandono. Chi viene a Ribera, perchè ha letto o sentito che è una cittadina con vocazione turistica, se ne va deluso. Eppure le potenzialità ce le ha tutte. Non possiamo continuare a sognare e sperare”.