Da bambina giocava con le Barbie e sognava di diventare importante e famosa come loro. Mai e poi mai, avrebbe però immaginato che “da grande”, la Barbie sarebbe stata, in un certo senso, la sua inseparabile “compagna di lavoro”.
Trentacinque anni compiuti da poco, nata e cresciuta ad Agrigento, Anna Laura Siracusa fa parte di quella schiera di giovani che, partiti dalla Sicilia, valigia da una parte e tanta voglia di affermarsi dall’altra, sono riusciti nell’impresa. La passione della giovane per il mondo affascinante dei giochi, è diventata un lavoro. L‘agrigentina, dopo un’esperienza lavorativa in “Henkel”, da oltre cinque anni è manager in “Mattel Italia”, in qualità di “marketing manager” prima, e dal 2020 come “retail activation manager”. Con questo nuovo incarico ha avviato il team di business intelligence e commercial insight, rafforzando l’allineamento strategico tra marketing e vendite ed accelerando i piani retail e omnichannel.
Ma facciamo un passo indietro. Per chi ancora non lo sapesse, “Mattel” è un’azienda di giocattoli statunitense leader nel settore, seconda al mondo per fatturato dietro la Lego. I suoi prodotti più celebri sono Barbie, Monster High, Big Jim, i modellini Hot Wheels e Matchbox, la serie di action figure Masters of the Universe e le carte da gioco Uno. In particolare Barbie è una linea di “fashion doll” commercializzata dalla Mattel a partire dal 1959 e incentrata su una giovane donna statunitense che è diventata la bambola più venduta al mondo. Il prodotto della linea in assoluto più richiesto è la bambola “Totally Hair Barbie”, con capelli acconciabili lunghi fino ai piedi. Barbie è stato anche il primo giocattolo ad avere una strategia di mercato basata massicciamente sulla pubblicità televisiva, strategia poi ripresa da altri. Si stima che oltre un miliardo di Barbie siano state vendute in almeno 150 Paesi nel mondo. Questo preambolo per dire che adesso, alla guida del team marketing del Gruppo italiano di Mattel, c’è l’agrigentina Anna Laura Siracusa,
“Sono moto orgogliosa e onorata di avere raggiunto questo traguardo – dice la giovane manager. – Se penso agli anni in cui studiavo al liceo classico “Empedocle” e al mio successivo trasferimento a Milano, sembra ieri. In realtà era il 2005 e grazie agli studi all’università “Bocconi”, ho avuto tante possibilità, soprattutto di imparare in contesti italiani e internazionali. Ho iniziato a lavorare nel 2010 – continua Anna Laura – e dopo un’esperienza di sette anni alla Henkel sono arrivata in Mattel, Gruppo che da oltre 75 anni, crea prodotti innovativi ed esperienze che, attraverso il gioco, possono ispirare, divertire e accompagnare i bambini nel loro processo di sviluppo. Chi mi conosce sa quanto ami questa azienda sin da bambina. Le mie giornate trascorrevano in compagnia dei giocattoli: Polly Pocket, Fisher-Price, Hot Wheels ed ero una grande appassionata di Barbie. Ne avevo moltissime, con cui giocavo sola e con le amiche o anche con le mie sorelle. Ricordo gli infiniti pomeriggi trascorsi a inventare nuove avventure con il “Camper dei Sogni”. La mia preferita in assoluto, però, era la “Barbie Totally Hair”, con i suoi lunghissimi capelli frisé, tipici degli Anni Novanta. Poi, infinite partite con le carte Uno. Oggi avere la responsabilità di lavorare proprio per questi marchi, è un sogno di bambina che diventa realtà. E’ un sogno dietro al quale c’è il duro lavoro di un grande team; tanta fatica quotidiana e naturalmente grande passione e determinazione e un grandissimo divertimento. Mattel – continua la manager – è sempre stata pioniera nel vedere i giocattoli come “mezzi” che hanno la possibilità di cambiare il mondo. Far parte di questo progetto mi rende estremamente motivata. Barbie, ad esempio, insegna ai bambini che possono essere tutto ciò che desiderano. E nel corso di questi ultimi sessanta mesi, Barbie ha incarnato più di duecento carriere, anche poco comuni per le donne, come l‘astronauta, e proprio in questo contesto da anni ci stiamo battendo con Campagne per onorare donne che si sono distinte in ambiti non propriamente femminili come Samantha Cristoforetti o Sara Gama o che hanno raggiunto risultati straordinari come la campionessa Bebe Vio. Quindi – conclude Anna Laura Siracusa – come non essere felicissimi di far parte di questo grande team?”
LORENZO ROSSO