Da domenica sera circolava sui social un video di due ragazze che si trovavano in un locale del centro di Agrigento e, scherzando e ridendo, una diceva di provenire dalle cosiddetta “zona rossa”, l’altra da Roma.
Il video postato sui social era diventato virale, ed aveva anche scatenato la reazione della gente, con commenti di disgusto e amarezza. In molti si sono indignati e molti si sono preoccupati.
La Procura della Repubblica di Agrigento, ha aperto un’inchiesta e le due autrici del video sono state identificate, rintracciate e denunciate con le accuse di procurato allarme, e inosservanza dei provvedimenti delle Autorità. Si tratta di una 34enne di Favara e una ventenne di Agrigento.
L’operazione è stata portata a termine dai poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento, con la collaborazione dei carabinieri, che hanno anche sequestrato i telefoni cellulari delle due ragazze. “Quanto si vede nel video è un atto di leggerezza che non giustifica il massacro social di insulti e minacce di ogni tipo e, fin da ora, diffidiamo chiunque dal continuare”. Ha commentato il legale di una delle due donne, la più giovane“
Lo studio Scozzari e Associati ha ricevuto mandato dalla famiglia di una delle ragazze di Agrigento coinvolte nel video relativo al coronavirus che in queste ore sta diventando virale sui tutti i social network.
Si precisa che la ragazza in questione non rientrava da nessuna delle cd. Zone Rosse oggetto dei decreti governativi e non aveva alcun obbligo di comunicazione alle competenti autorità. Considerato che la stessa é oggetto di pesanti e violenti insulti sui social, lo Studio invita e diffida chiunque dal porre in essere condotte diffamatorie e di cyberbullismo in danno della ragazza e sin d’ora si riserva di agire presso le competenti sedi giudiziarie per la tutela dei diritti della stessa.
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