
Esporsi al sole in modo graduale e con le doverose cautele, permette di godere degli effetti benefici che la luce solare è in grado di esercitare sul nostro organismo. Come la fotosintesi della vitamina D, che permette di mineralizzare le ossa e irrobustire lo scheletro, oltre a regolare la risposta immunitaria.
La luce del sole aiuta anche ad alleviare i dolori reumatici e a stimolare il rilascio di neurotrasmettitori cerebrali, come la serotonina e la dopamina, due antidepressivi naturali che favoriscono il buon umore e regolano i ritmi del sonno.
Molte persone, non sapendo di questi benefici, si espongono al sole con il solo obiettivo di ottenere una buona tintarella ma, per riuscire ad avere una abbronzatura uniforme, duratura e non dannosa per la pelle, il protettore solare non basta. Sono diverse le cose che possono essere fatte per ottenere i migliori risultati senza danni.
Prima di andare fisicamente in spiaggia, bisogna prestare attenzione ad alcuni trucchi per proteggere la pelle fin dalla prevenzione più impensabile, ossia quella che arriva da un’alimentazione adeguata. Non basta una dieta depurativa. A tale scopo, l’alimentazione andrebbe integrata con cibi ad alto contenuto di carotenoidi, in grado di favorire l’abbronzatura. Tra i tanti, frutti come la pesca, l’albicocca, il melone, l’anguria, il kiwi e frutti rossi. Ma anche ortaggi come le carote, i pomodori, i peperoni ed il sedano, che non solo apportano carotenoidi, ma anche vitamina C ed E, nutrienti essenziali nella prevenzione dei radicali liberi. Anche gli agrumi e gli spinaci sono molto utili nella cura della cute.
Per chi non segue una dieta vegetariana o vegana, il fegato, le uova e i prodotti derivati dal latte sono in grado di stimolare la produzione di melanina. Il pesce invece, soprattutto se pescato e non allevato, aiuta a prevenire il rilassamento cutaneo, grazie al contenuto di acidi grassi polinsaturi omega-3 ed omega-6. Risultati simili si possono ottenere introducendo nella dieta i semi di lino, meglio se tritati al momento o ridotti in polvere, e le noci, che garantiscono anche un buon apporto proteico.
L’alimentazione non basta. Lorena Castillo, ideatrice e responsabile del sito abcintegratori.it spiega a questo proposito: “I supplementi vitaminici, o integratori, sono molto utili soprattutto per chi ha la carnagione molto chiara e spesso soggetta a scottature, o per chi non si espone regolarmente al sole. Si tratta di prodotti in grado di attivare le difese della cute e di limitare i danni, anche tardivi, sulla pelle. Normalmente sono a base di carotenoidi (come il beta-carotene, il licopene e la luteina), di vitamine (le più comuni sono la A, C ed E) ed oligoelementi (selenio, rame, magnesio e zinco)”.
Questa parte è quella più conosciuta, ma troppo spesso sottovalutata: prima e durante l’esposizione al sole, è sempre opportuno proteggere la pelle con un filtro solare per raggi UVA ed UVB. Per sceglierlo, bisogna guardare innanzitutto il fattore protettivo – che non deve essere troppo basso (il minimo raccomandato è 15 FPS, per persone con un fototipo scuro – la presenza di uno schermo fisico contro il sole – come polvere di ossido di zinco o biossido di titanio (migliori in caso di pelle delicata o a tendenza allergica) – e la consistenza, che non deve essere troppo grassa, per lasciar traspirare la pelle. Dopo i primi giorni di sole, si può ridurre il fattore di protezione solare, ma non bisogna mai esporsi ai raggi senza, per prevenire l’invecchiamento cutaneo e non solo.
La protezione della pelle non deve essere mai dimenticata neanche in caso di esposizione a lampade e docce abbronzanti, che possono essere molto dannose per l’alta concentrazione di radiazioni in un breve periodo.