Nuovo caso di frode informatica, e in quest’ultimo caso, la vittima è una donna di 39 anni, di Racalmuto. Si è accorta che la sua carta di credito era stata clonata e svuotata. Sottratta la somma di 117,50 euro in un’unica soluzione. Incredula e amareggiata, è corsa a denunciare ogni cosa ai poliziotti del Commissariato di Canicattì. Un ignoto malfattore è riuscito ad entrare in possesso dei dati della carta, e ha sottratto il denaro.
La vicenda è accaduta lo scorso fine settimana. Ma è l’ultima di una lunga serie di casi analoghi, avvenuti in tutta la provincia di Agrigento. Negli ultimi anni sono in costante aumento le iscrizioni in ordine ai reati informatici, soprattutto legati alle frodi, e alle truffe, soprattutto commesse on line, mediante il cosiddetto “phishing”, e la “clonazione” di carte di credito, o altri strumenti di pagamento elettronici.
Soltanto negli ultimi dodici mesi, nella provincia agrigentina, le truffe e le frodi informatiche sono passate da 946 a 1.100 (con un più 16,28 per cento). Denunce presentate da agrigentini, a cui hanno prelevato denaro dalle loro carte di credito o prepagate. Decine e decine i fascicoli aperti dalla polizia Postale.