Chiusura di due esercizi commerciali nel centro città per occupazione suolo pubblico non autorizzata.
Due esercizi commerciali nel centro città sono stati colpiti da ordinanze di chiusura di tre giorni emesse dal Comune. Questo a causa dell’accusa di aver occupato suolo pubblico senza le necessarie autorizzazioni e di non aver ripristinato l’area non autorizzata dopo essere stati messi in guardia.
In altre parole i due ristoratori sono stati puniti per aver allegramente allestito i propri dehors senza autorizzazione. Uno ha osato occupare la bellezza di 13 metri quadrati in via Atenea con tavoli, sedie, fioriere e tende. Sebbene le prime avvertenze fossero arrivate a maggio, solo a metà luglio il Municipio ha confermato la violazione e la recidiva del titolare del pub/ristorante. Questo ha comportato la sua chiusura per tre giorni e l’ordine di ripristino. Ma il caso precedente potrebbe venire derubricato a semplice sgabuzzino alla luce del secondo caso molto più eclatante, un altro locale pubblico operante al viale della Vittoria avrebbe utilizzato ben 100 metri quadrati per tavoli, sedie e ombrelloni senza le necessarie autorizzazioni secondo il Comune. Questa situazione è stata rilevata il 2 agosto durante un sopralluogo della polizia locale. Anche in questo caso, il titolare è stato soggetto a una chiusura di tre giorni e all’obbligo di regolarizzare la situazione.
Ricordiamo a tal proposito come i campi di calcio devono essere lunghi 105 mt, ma per regolamento la FIGC può omologare anche misure ridotta fino a 100 mt; chissà se il furbo ristoratore, invece di subire la chiusura di 3 giorni, avrebbe potuto chiedere l’omologazione del suo “campo da pranzo” e sfidare la squadra locale per solennizzare l’inaugurazione. Certo, gli scarpini dei calciatori tra i tavoli avrebbero potuto dare fastidio, ma non si può mica avere tutto dalla vita. L’augurio è che in futuro le autorità competenti mostrino maggiore comprensione verso questi impavidi ristoratori e le loro geniali trovate per attrarre clienti. Dopo tutto, non è forse compito di un’amministrazione illuminata favorire lo spirito imprenditoriale dei cittadini?”
Il rispetto delle regole e il mantenimento del decoro non solo creano un ambiente più armonioso e piacevole, ma contribuiscono anche a coltivare un senso di comunità e responsabilità condivisa tra tutti i membri della società.
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