AGRIGENTO – C’era una volta il cinema estivo di San Leone, punto di riferimento per intere generazioni cresciute tra le proiezioni sotto le stelle. Serate d’estate a guardare sul grande schermo classici come La carica dei 101, E.T. l’extraterrestre, I predatori dell’arca perduta, Ritorno al futuro, e poi l’horror – vero cult delle notti calde – con saghe come Venerdì 13, Gremlins, Gritters, I Goonies di Steven Spielberg e altri titoli rimasti nella memoria collettiva.
Per tanti giovani e famiglie, la serata iniziava con un panino alla panineria “Il Porticciolo”, a due passi dal mare, per poi accomodarsi tra le sedute della vecchia arena e lasciarsi trasportare dalle storie di Edward mani di forbice, dai classici Disney, dalle commedie romantiche e dai film d’azione che segnavano le estati.
Oggi, quella storica arena Sciascia si presenta come uno scenario da film post-apocalittico: abbandonata da oltre dieci anni, invasa da erbacce, edera rampicante, sedute distrutte, e quel vecchio gelso che un tempo offriva ombra, ora soffocato dalla vegetazione e dal degrado.
La struttura è in vendita, ma del cinema non è rimasto nulla: nessun proiettore, nessun ricordo vivo, solo cemento spoglio e malinconia. Un silenzio pesante ha preso il posto delle risate, dei brividi e degli applausi.
A preoccupare è il rischio concreto che, come accaduto per tanti ex teatri e sale cinematografiche della città, l’area possa diventare preda della speculazione edilizia, trasformandosi in eleganti residence sul lungomare. Un affare per i costruttori, certo, ma l’ennesima sconfitta per Agrigento, che si fregia del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025 ma continua a perdere pezzi importanti della propria memoria culturale.
Quel cinema era parte dell’estate, parte dell’identità di un quartiere, di una generazione. Recuperarlo sarebbe un gesto di visione e rispetto. Lasciarlo così, solo l’ennesimo segno di abbandono.
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