La seduta è stata rinviata: dalla riunione di oggi pomeriggio, 5 luglio, tra i sindaci della provincia di Agrigento , per analizzare i curricula ricevuti, non sono arrivati i nomi dei tre componenti del Cda dell’Azienda speciale consortile che si andrà a costruire per gestire il Servizio Idrico Integrato. Nomine che dovrebbero arrivare , a questo punto si spera, dal prossimo incontro, e dopo il terremoto giudiziario che ha portato agli arresti di Marco Campione e dei vertici delle società da lui create. La costituzione dell’azienda speciale consortile è un traguardo agognato e fortemente caldeggiato dal Forum Italiano e siciliano dei movimenti per l’Acqua e da tutti i comitati territoriali da cui è composto. Il forum, nei giorni scorsi, si era rivolto ai sindaci affinché la scelta “sia oculata e svincolata da qualsiasi pressione politica; che i componenti del C. d. A. siano scelti in base alle effettive competenze in materia di servizi idrici, che non abbiano alcun trascorso, collegamento o vicinanza con i soggetti coinvolti nell’inchiesta giudiziaria o con ambienti ad essi ricollegabili, lontani da ogni possibile conflitto d’interessi o cointeressenza ad interessi diversi da quelli della collettività e del bene pubblico. Scelte trasparenti e limpide come l’acqua”. Ma , da indiscrezioni, pare che l’appello non sia stato ascoltato e che tra i candidati ci sarebbero volti “noti”.
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