A Porto Empedocle sono almeno 150 le famiglie che risultano aver occupato abusivamente delle case. Sono stati fatti degli sgomberi, ma l’emergenza abitazioni rimane.
«Porto Empedocle, Comune in dissesto finanziario, fa fatica a garantire aiuti, fa fatica anche a garantire la sicurezza pubblica – ha spiegato il sindaco Ida Carmina al GDS- . Abbiamo anche una carenza di agenti della polizia municipale che se garantiscono, ad esempio, l’uscita degli studenti dagli istituti scolastici non possono, naturalmente, trovarsi altrove per effettuare altri servizi. C’è un grande disagio sociale e in questo rientra appunto anche l’occupazione abusiva delle abitazioni. Su circa 17 mila abitanti, abbiamo almeno 150 famiglie che hanno occupato abusivamente delle residenze».
I Comuni, prima di effettuare gli sgomberi, devono poter garantire l’ordine e la sicurezza pubblica durante i procedimenti di allontanamento, devo assicurare l’assistenza medica e degli alloggi dove poter ospitare gli sfollati. A Porto Empedocle le occupazioni abusive sono state fatte da gente disperata, da persone incapaci di potersi sostentare, da gente che non aveva un tetto sulla testa. Occupazioni abusive determinate, dunque, dalla disperazione. L’anno di maggiori e contestuali occupazioni abusive – non è nemmeno chiaro per quale motivo – è stato certamente quello del 2015.
«Porto Empedocle fa fatica ad aiutare i propri residenti: come la mamma che non ha i soldi per pagare l’abbonamento per mandare a scuola la figlia o come il detenuto che, dopo aver scontato la pena, non ha una casa dove alloggiare – ha spiegato il sindaco Ida Carmina, parlando dell’accoglienza dei migranti – . Abbiamo persone malate che fanno fatica a comprare le medicine e da mangiare, gente disperata che talvolta va in escandescenze proprio contro gli amministratori».
Il riferimento è all’episodio della scorsa settimana, scrive il Giornale di Sicilia, quando un trentatreenne ha creato il caos al Municipio: chiedeva aiuti economici, chiedeva un lavoro ed ha finito con il creare danni alle anfore di terracotta sistemate all’ingresso del palazzo di città. È in corso, a Porto Empedocle, il monitoraggio per stabilire quante siano le abitazioni occupate abusivamente e dove . Poi, con il coordinamento della Prefettura di Agrigento, si dovrà cercare di trovare una soluzione, di dare una “risposta” agli indigenti.