CANILE LAGER DI RIBERA (AG): ARRIVA LA CONDANNA PER IL PROPRIETARIO A 4 ANNI DAL PRIMO SEQUESTRO EFFETTUATO DALLE GUARDIE ZOOFILE DELL’ OIPA DI AGRIGENTO.
OIPA, COSTITUITASI PARTE CIVILE: “UN PRIMO ED IMPORTANTE PASSO, MA NON CI FERMEREMO QUI”
L’uomo è stato condannato, pena sospesa, ad un’ammenda e al rimborso delle spese processuali ad OIPA per la detenzione inadeguata e produttrice di gravi sofferenze di 8 cani
Aveva allestito un vero e proprio canile lager ed abusivo, in una struttura fatiscente e diroccata, in cui deteneva cani legati, chiusi in spazi angusti ed in terribili condizioni igienico-sanitarie: dopo il primo sequestro, effettuato dalle guardie zoofile dell’OIPA di Agrigento nel 2014, arriva finalmente la condanna in primo grado per il proprietario, un quarantenne riberese recidivo in termini di maltrattamenti di animali, che, oltre alla confisca definitiva dei cani, dovrà pagare un’ammenda di 1500€ e rimborsare le spese processuali all’OIPA, costituitasi parte civile al processo.
La condanna arriva dopo pochi mesi dall’ennesimo intervento delle guardie zoofile dell’OIPA di Agrigento che, nel luglio di quest’anno, avevano di nuovo sequestrato presso la stessa struttura ben 16 cani in analoghe – se non peggiori – condizioni di maltrattamento: cani costretti a vivere sui tetti sotto il sole cocente, altri rinchiusi in minuscoli recinti legati a catena ed altri ancora segregati in una stanza da mesi, tutti completamente circondati da un’enorme quantità di urina, feci e pane secco ormai rancido come unico alimento del quale cibarsi.
“Ci troviamo purtroppo di fronte ad un grave caso di recidività, di accumulo e di maltrattamento di animali, e sicuramente questa condanna è una prima ed importante vittoria – afferma l’avv. Claudia Taccani, Responsabile sportello legale dell’OIPA Italia – In casi di recidività senza pentimento come questa, non possiamo più limitarci ad intervenire con le guardie zoofile e sequestrare: abbiamo già richiesto al sindaco di emettere un’ordinanza che vieti a questa persone di detenere animali e non ci fermeremo finché non verrà emessa”.