AGRIGENTO – Il calcio agrigentino si rimette in moto. Dopo settimane di attesa e silenzi, qualcosa finalmente si muove. E se da un lato l’Atletico Agrigento resta, ad oggi, l’unico progetto ufficialmente annunciato e già operativo, dall’altro torna a farsi concreta l’ipotesi di una rinascita dell’Akragas, con una nuova società, un assetto imprenditoriale rinnovato e l’obiettivo di ripartire – con ogni probabilità – dal campionato di Promozione.
L’Atletico Agrigento, fondato da Lillo e Alessio Capraro, guarda al futuro con pragmatismo: un progetto a lungo termine, che punta a valorizzare i giovani della provincia e restituire dignità al calcio locale partendo dalla base. A guidarlo ci sarà Michele Fodale, procuratore Italia di una multinazionale estera, oggi deciso a investire tempo e risorse nella sua città:
«Partiremo dalla categoria che la Lega ci assegnerà – afferma – ma non si tratta solo di pallone. È una questione di rispetto verso la gente, i tifosi, la città. Vogliamo ridare orgoglio ad Agrigento».
Ma la notizia più attesa dai tifosi riguarda proprio il ritorno dell’Akragas, che non resterà solo un ricordo. Tra i protagonisti del nuovo progetto ci sarà l’avvocato Giancarlo Rosato, che si è congedato dalla Nissa per tornare a occuparsi della squadra della sua città. Il nuovo corso biancazzurro potrebbe contare anche su una guida tecnica già individuata: secondo fonti vicine alla cordata, l’allenatore scelto sarebbe Giovanni Campanella, nome noto e stimato in ambito dilettantistico.
In attesa degli annunci ufficiali, Agrigento torna a sognare. Due progetti distinti – uno già operativo, l’altro in fase avanzata di definizione – potrebbero ridare voce e orgoglio al calcio locale, spezzando un silenzio durato troppo a lungo. L’Atletico per costruire, l’Akragas per rinascere. Ora serve solo il campo.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp