Basta polemiche sul doppio appuntamento de Il Volo al Tempio della Concordia: concentriamoci sul valore promozionale di questo evento per Agrigento.
Le polemiche attorno ai due concerti de Il Volo al Tempio della Concordia sono diventate ormai insostenibili. La Regione Siciliana e il Ministero del Turismo hanno investito in un’iniziativa di promozione turistica di grande rilievo, sia a livello nazionale che internazionale. Questo progetto, parte del programma “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”, è stato finanziato con 900.000 euro dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato del Turismo, e con 300.000 euro dal governo nazionale, attraverso il Ministero del Turismo e l’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo.
Il Volo ha scelto Agrigento come location per il suo evento più significativo dell’anno e, invece di essere grati per questa opportunità, si continuano a fomentare discussioni sterili. Vale la pena ricordare che i fondi destinati dalla Regione e dal Ministero non possono essere utilizzati per finalità diverse dalla promozione turistica. Eppure, lo stesso tipo di critiche non si sono sentite quando eventi simili sono stati organizzati all’Arena di Verona o presso le Terme di Caracalla. Si sarebbero forse lamentati alcuni politici regionali se l’evento si fosse tenuto al Teatro Antico di Taormina, che regolarmente ospita eventi di rilevanza internazionale, spesso finanziati con fondi pubblici?
Ci rammarichiamo, inoltre, della mancanza di una chiara presa di posizione da parte della politica di maggioranza, quella che governa a Palermo e a Roma. Perché di Agrigento si deve parlare solo in termini di problemi? Questi problemi, come la carenza d’acqua, vanno certamente affrontati, ma senza oscurare le iniziative positive che mirano a rilanciare l’immagine della città.
Il 31 agosto, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble registreranno lo speciale musicale di Natale, che sarà trasmesso in prima serata su Canale 5 il 24 dicembre, con un repertorio dedicato alle più belle arie e canzoni natalizie. La Valle dei Templi sarà trasformata in un vero e proprio set televisivo, con un’illuminazione spettacolare per creare un’atmosfera suggestiva. È stato richiesto al pubblico di indossare abiti adeguati per l’occasione: pantaloni e camicie a manica lunga per gli uomini, e abiti o gonne lunghe, con capispalla o scialli a manica lunga per le donne. Inoltre, sarà vietato registrare audio o video durante le due serate, una dedicata al Natale e l’altra ai grandi successi del gruppo. Niente di straordinario, quando si tratta di spettacoli televisivi.
Il giorno successivo, primo settembre, il trio registrerà un grande concerto televisivo che sarà trasmesso sulla rete pubblica americana PBS a partire dalla fine di novembre e per tutto il 2025. Grazie a un accordo con un’agenzia di distribuzione internazionale, questo spettacolo sarà diffuso su reti televisive di molti altri Paesi (Brasile, Cile, Francia, Germania, Belgio, ecc.), i cui principali promotori saranno presenti tra il pubblico della seconda serata. Inoltre, i tre artisti saranno protagonisti di clip promozionali per “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”, che saranno girate nella Valle dei Templi e trasmesse su Canale 5.
Per rispondere alle lamentele, è stata anche offerta la possibilità di acquistare ulteriori biglietti per coloro che avevano manifestato il desiderio di partecipare, ma nonostante ciò i biglietti non sono andati esauriti. Non possiamo poi lamentarci se Agrigento perde l’opportunità di ospitare grandi eventi, che potrebbero essere dirottati altrove. Non possiamo lamentarci quando non si fa nulla per promuovere un’immagine positiva della città, futura Capitale della Cultura.
La chiusura della Valle per questi due giorni forse si poteva evitare, magari consentendo ai visitatori di accedere a una parte di essa. Ma, considerando la complessità del set allestito, non ce la sentiamo di criticare fino in fondo questa decisione. Inoltre, questo sacrificio potrebbe portare a un aumento delle visite alla Valle in futuro, anche da parte di chi c’è già stato e potrebbe tornare in un periodo non considerato di alta stagione.
La vera pecca in tutta questa vicenda è stata la scarsa comunicazione iniziale. Troppo spesso le informazioni vengono diffuse in modo frammentario e poco chiaro, alimentando incomprensioni e polemiche. In mancanza di comunicazioni chiare e tempestive, è naturale che le discussioni diventino inevitabili. Speriamo che chi di dovere abbia compreso la necessità di un cambio di marcia in questo senso.
Ora basta polemiche. Aspettiamo con fiducia Natale e fine anno per vedere quante persone rimarranno incantate davanti alla TV da un evento che proietta Agrigento sul palcoscenico mondiale.
Nella foto il rendering il mega palco a terrazze di fronte al maestoso Tempio della Concordia. Questo non sarà soltanto uno sfondo, ma si trasformerà in un elemento scenografico centrale, esaltato da un raffinato gioco di luci. Sul palco, oltre ai tre cantanti si esibiranno anche un coro e un’orchestra, creando un’esperienza immersiva che darà nuova vita e visibilità a uno dei luoghi più iconici della Sicilia.