Il presidente dell’Apei ha scritto una lettera aperta
all’assessore regionale alla famiglia e alle politiche sociali, Antonio Scavone: “Apprendiamo con estrema soddisfazione dell’approvazione del piano riparto che prevede lo stanziamento di 35 milioni di euro per il potenziamento delle azioni di welfare a favore dei minori, delle famiglie e degli anziani. I 55 distretti socio sanitari siciliani avranno la possibilità di mettere in atto, attraverso i Piani di Zona, progettualità volte al rafforzamento dei servizi dell’area dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare attenzione ai minori che vivono in condizioni di grave disagio, ma anche in favore degli anziani, per contrastare soprattutto le conseguenze socio-economiche determinate dalla pandemia attraverso servizi domiciliari e interventi volti a promuovere l’invecchiamento attivo.
In particolare, si prevede il rafforzamento dei centri per la famiglia, il segretariato sociale, il sostegno alla genitorialità e gli spazi-neutro, il supporto alle famiglie e alle reti familiari, i servizi e i sostegni socio-educativi nelle scuole attraverso interventi co-gestiti con gli insegnanti delle scuole secondarie di primo grado per favorire l’inclusione sociale dei minori con disabilità, i servizi di educazione domiciliare in favore delle famiglie con figli minori, soprattutto nei primi anni di vita, il potenziamento dei centri con funzione socio-educativa e ricreativa. Si tratta di azioni che prevedono essenzialmente interventi di natura educativa e pedagogica per i quali è necessario vengano previste le adeguate figure professionali, cioè i professionisti dell’educazione e della formazione, educatori professionali socio-pedagogici e pedagogisti, ai sensi della Legge 205/17, art. 1, commi 594-601.
A tal proposito, si fa presente, che appare ormai improcrastinabile l’aggiornamento degli “Standards strutturali ed organizzativi regionali” relativi al funzionamento dei servizi socio-educativi, inserendo appunto le giuste professionalità in possesso dei titoli previsti dalla legge: Laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione L19, per gli Educatori, e Lauree magistrali LM85, LM50, LM57, LM93 nell’ambito delle scienze pedagogiche, per i pedagogisti.
Interventi volti al potenziamento dei servizi educativi e socio-educativi presuppongono specifiche competenze di natura valutativa, progettuale e metodologica che consentano un’adeguata analisi dei bisogni educativi dei singoli e delle comunità territoriali, una cogente progettazione e una attenta predisposizione degli interventi e dei percorsi educativi, rivolti sia ai minori che alle diverse età della vita, nonché adeguato monitoraggio e valutazione delle effettive ricadute a breve, medio e lungo termine delle azioni socio- educative poste in essere.
L’obiettivo di offrire concreto sostegno ai nuclei familiari, che l’Assessorato intende perseguire, soprattutto per quelli in particolari condizioni di fragilità, al fine di garantire il diritto del minore di crescere nell’ambito del proprio nucleo familiare, non può essere raggiunto se, accanto allo stanziamento dei fondi, non si prevede il ricorso alle più adeguate professionalità nel campo dell’educazione e della formazione della persona, in grado di costruire una rete educativa che coinvolga le stesse famiglie, le istituzioni educative e i servizi territoriali. Alla luce di quanto sopra, l’APEI (Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani) rinnova la piena disponibilità a collaborare con l’Assessorato e a mettere a disposizione le competenze professionali dei pedagogisti e degli educatori professionali socio-pedagogici.”
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