Avrebbero “bruciato” il cuoio capelluto ad una cliente. Con questa accusa, il pm ha chiesto la condanna a due mesi di reclusione e 300 euro di multa nei confronti di una parrucchiera di 39 anni di Canicattì e la sua assistente di 31 anni sono state condannate
La vicenda risale al 2011, quando una giovane, all’epoca dei fatti minorenne, decise di tingere i capelli, all’insaputa dei genitori. La tintura, però, causò delle profonde bruciature e i capelli caddero nella zona ustionata per poi non ricrescere più. La ragazza vittima delle lesioni si è costituita parte civile e ha chiesto un risarcimento danni di 100 mila euro.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp