Mentre tra maglioncini e camicette, in un ambiente surreale e di sobrieta’ , si svolgeva l’insolita cerimonia del David di Donatello, il Cinema Astor, nel cuore di Agrigento, accendeva luci e insegne. Sul display che solitamente indica gli orari della programmazione, lo slogan “Il cinema e i cinema non conoscono crisi“.
Una frase quella coniata dai gestori, che nel giorno della sessantacinquesima edizione dei David di Donatello, suona come una speranza.
Ed infetti, anche se la consegna dei premi e’ stata una strana e unica edizione anche dal punto di vista dei look: niente red carpet, niente tacchi, ne’ abiti lunghi, ma, nei collegamenti con le inquadrature mezzobusto da casa, solo camicie, giacche, orecchini o scollature da sfoggiare, in ognuno dei protagonisti vive una speranza, quella di tornare presto in sala.
Perchè i cinema, come ricorda Massimo Lupo della Lupo Group, che insieme all’Astor, gestisce anche il Multisala Ciak ed il Concordia, di crisi ne ha viste tante, ma sa bene, che il cinema supererà anche questa.
Così, anche gli esercenti dei cinema della città dei templi, hanno partecipato al flashmob nazionale in concomitanza con l’assegnazione dei Premi David di Donatello. Tutte le sale cinematografiche dalle 21.30 per un’ora e mezza hanno riacceso le insegne e gli schermi, in attesa della riapertura e di un ritorno alla normalità.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp