Akragas ritirata dal campionato di Serie D. La Società: difficoltà gestionali
“Dopo un’attenta e sofferta valutazione, il club ha preso atto dell’impossibilità di garantire la continuità della stagione agonistica a causa di difficoltà gestionali ed economiche che non consentono di proseguire il percorso intrapreso”. Con queste parole la Società Akragas, tramite in comunicato stampa, ha annunciato di aver ritirato la squadra dal campionato di Serie D. “Nonostante questa difficile decisione, – aggiungono- la Società conferma il proprio impegno nella crescita dei giovani talenti e proseguirà regolarmente le attività del settore giovanile, con l’obiettivo di garantire continuità e sviluppo al movimento calcistico locale”.
Alla vigilia della pausa, prima della sfida casalinga con il Licata, in programma il 23 marzo, la partita più attesa dai tifosi dell’Akragas, è arrivata la nota ufficiale del ritiro.
“Una decisione presa da tutta la società nella sua interezza” – commenta il patron Giuseppe Deni – “Dopo aver preso atto del disinteresse da parte della città, non possiamo fare gli eroi. Dopo un’attenta e sofferta valutazione, il club ha preso atto dell’impossibilità di garantire la continuità della stagione agonistica a causa di difficoltà gestionali ed economiche che non consentono di proseguire il percorso intrapreso”.
“Avevo chiesto tempo”, ha dichiarato il sindaco Francesco Miccichè, “perché non si possono trovare imprenditori pronti a rilevare la società dall’oggi al domani. Avevamo già individuato persone disposte a dare una mano ed io stesso, da cittadino, non mi sono mai tirato indietro. Tra mille impegni e tante emergenze cittadine, stavamo cercando di individuare forze sane che potessero garantire un aiuto concreto e duraturo. Per farlo – aggiunge – occorreva ancora del tempo”.
L’Akragas, ormai destinata alla retrocessione con appena 3 vittorie in 27 partite giocate, 6 pareggi, 14 gol fatti e 43 subiti, per un totale di soli 15 punti, lontana 15 lunghezze dalla penultima in classifica, il Licata, e con tre allenatori cambiati in corsa, ha deciso dunque di non proseguire il campionato, rischiando di comprometterne la regolarità e favorendo la corsa della Reggina sul Siracusa, attualmente in lotta per il primato.
Eppure, il pubblico e la tifoseria non hanno mai fatto mancare la propria presenza, sia pure con una certa freddezza, allo stadio Esseneto e persino in trasferta. Solo di recente era arrivata la notizia del finanziamento per la realizzazione dell’impianto di illuminazione e alcune migliorie all’Esseneto, finalmente approvate e in fase di espletamento.
“Con profondo senso di responsabilità e con il massimo rispetto per la storia e il futuro dell’Akragas Calcio, sento il dovere di esprimere il mio pensiero in questo momento difficile per la nostra comunità sportiva”, ha sottolineato l’assessore allo Sport, Gerlando Piparo. “Desidero innanzitutto rivolgere un sincero ringraziamento al patron Deni per l’impegno, i sacrifici economici e la dedizione profusa in questi anni. Il suo contributo ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per il calcio agrigentino, e il suo sforzo resterà nella memoria collettiva come esempio di passione e attaccamento ai colori biancoazzurri.
Sin dal mio insediamento nell’aprile 2023, mi sono adoperato con determinazione per il bene dello sport locale, portando a compimento, grazie al sostegno del Governo Meloni, un’opera tanto attesa quanto fondamentale: l’illuminazione dello Stadio Esseneto. Un traguardo che, nelle mie intenzioni, avrebbe dovuto segnare l’inizio di una nuova era per il nostro calcio. Oggi non è il tempo delle recriminazioni, ma della riflessione e della responsabilità. Comprendo la difficoltà delle scelte compiute e non intendo addossare colpe a nessuno. Piuttosto, voglio sottolineare che gli sforzi profusi da chi ha investito in questo progetto devono servire come monito e ispirazione per il futuro. L’Akragas non è solo una squadra, ma un simbolo della nostra storia, della nostra identità e della passione di un’intera città. Il mio impegno per lo sport agrigentino non verrà meno. Continuerò a lavorare affinché il calcio ad Agrigento possa rinascere con basi solide e una visione condivisa, perché la vera forza di una squadra non si misura solo nei risultati, ma nella capacità di rialzarsi e guardare avanti con coraggio e determinazione”. L’assessore ha poi concluso con parole di rammarico per la fine di un capitolo storico del calcio agrigentino.
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