Tutto come da pronostico, al PalaMoncada non si passa. Se all’andata era stata Torino a dominare, stavolta non ha nemmeno l’onore delle armi, considerato che la squadra di coach Ciani è stata costruita per puntare in alto. Ma la partita del PalaMoncada è stata equilibrata. La squadra del presidente Gabriele Moncada è uscita ancora una volta alla distanza. Ora per Agrigento è solo discesa. Domenica 26 marzo si chiude la regular season a Casale Monferrato, ma per la Fortitudo è tempo di pensare ai playoff, obiettivo più che mai alla portata della squadra di coach Devis Cagnardi che si prende l’ennesima soddisfazione stagionale. Va ricordato che, nel fortino di casa, Agrigento aveva avuto ragione anche su Cantù e Piacenza, si era arresa solo contro la Vanoli Cremona. Per la corazzata allenata da Ciani, non bastano le prove degli ex Tommaso Guariglia (23 punti), Simone Pepe (12 punti) e l’americano Jackson con 19 punti e 12 rimbalzi. Agrigento ha risposto con i 22 punti di Lorenzo Ambrosin, 3 su otto dalla lunga distanza, uscito per 5 falli, il solito immenso Grande da 18 punti, Costi, Francis e Marfo tutti con 16 punti. E pensare che, oltre il problema falli per Ambrosin, Cagnardi ha dovuto fare a meno pure di Negri, panchina forzata per infortunio. Ma Agrigento ha ancora una volta gettato il cuore oltre l’ostacolo, mantenuto lucidità nelle fasi topiche della partita e portato a casa un successo di tutto rispetto. Devis Cagnardi , dunque, si gode la dodicesima vittoria stagionale e può preparare la partita di Casale con la dovuta calma, in attesa di godersi la fase orologio che sicuramente potrà dare altri spunti interessanti in una stagione che rimane esaltante. Va detto , infine, che per la Fortitudo è costante la crescita dei due americani, che continuano a giocare una pallacanestro da sistema, ben incanalandosi nei meccanismi di squadra.
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