È ancora l’incertezza a dominare lo scenario delle prossime elezioni amministrative ad Agrigento.
Il Centrodestra si spacca. La Lega non sarà alleata con Fratelli d’Italia, Forza Italia e Diventerà bellissima sembrano invece già pronte per le prossime amministrative in città. A spaccare l’alleanza è stata la scelta del candidato. Per La Lega ci vuole un nome nuovo. Ed ecco i veti, nessun appoggio a sindaci uscenti o persone che hanno già rivestito questo ruolo in città.
Così spunta l’ipotesi di portare avanti una candidatura di bandiera. Si è fatto il nome del presidente del consiglio comunale Daniela Catalano, eletta alle scorse tornate elettorale in quota “Nuovo Centro destra” dell’allora leader Angelino Alfano, ex ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Una candidatura che però non sembra decollare. Un pò per i tentennamenti da parte della stessa Catalano ed un pò perchè in molti la reputano politicamente troppo vicina alle posizioni dell’attuale sindaco Calogero Firetto.
Di vero c’è che per la Lega sarebbe una sfida ardua in un territorio dove il partito è ancora nella fase di costruzione. Rimane viva quindi l’ipotesi di sostenere una candidatura civica. Una scelta più volte evocata dai vertici del partito. La stessa coordinatrice, il deputato europeo, Annalisa Tardino, ha più volte fatto riferimento alla scelta civica ma nemmeno il nome di Franco Miccichè entusiasma.
“Stiamo lavorando per un terzo nome – ammette – , non vogliamo fare corse solitarie per mettere solo la bandiera, ma se non ci sono i presupposti da parte di chi si chiude nelle proprie posizioni siamo anche pronti per uscire con un nostro candidato”.
La scelta della Lega di non confluire su Zambuto potrebbe innescare una serie di reazioni a catena. Qui nascono diversi interrogativi. Cosa farà adesso “Diventerà bellissima” di Giusy Savarino che ha sempre fatto appello al centrodestra unito e che proprio al governo regionale sta costruendo un’alleanza solida con Salvini Premier? Anche Fratelli d’Italia si trova adesso in imbarazzo e la scelta definitiva spetta ora ai vertici del partito. A Roma, invece, sarà il coordinatore nazionale Guido Crosetto, d’accordo con la Meloni ad esaminare la questione.
Rimane solo Calogero Firetto, che dovrebbe ripartire dalle due liste civiche che gli hanno portato fortuna la scorsa tornata elettorale.
Intanto a livello locale si susseguono gli incontri, tra frenate e piccoli passi indietro, sabato sarà una giornata decisiva in sede di contrattazione.
Nella foto Massimiliano Rosselli, Annalisa Tardino e Rita Monella