Agrigento Capitale della Cultura: Il Sindaco Miccichè e Roberto Albergoni Intervengono al Premio Tomasi di Lampedusa: “Agrigento e ogni comune saranno Capitale della Cultura”
Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, e il direttore generale di Agrigento2025, Roberto Albergoni, sono stati invitati a intervenire durante la serata conclusiva della XIX edizione del Premio Letterario Internazionale “Giuseppe Tomasi di Lampedusa“. L’evento, che si è tenuto il 3 agosto presso la storica cornice di Palazzo Filangeri-Cutò, si è distinto per la sua eleganza e profondità emotiva, raccogliendo un vasto pubblico e confermandosi come una delle edizioni più emozionanti nella storia del Premio.
Durante la serata, al sindaco Miccichè è stata posta una domanda cruciale: “Può Agrigento Capitale della Cultura essere uno strumento per migliorare l’interazione tra il capoluogo di provincia e i centri più vitali dell’agrigentino dal punto di vista culturale e non solo?”
Miccichè ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza di Agrigento2025 e il ruolo che la città intende svolgere come Capitale Italiana della Cultura. Rivolgendosi al numeroso pubblico presente, ha dichiarato:
“Grazie a questa opportunità, la Provincia di Agrigento sta raggiungendo nuovi traguardi. Abbiamo voluto creare un filo conduttore all’interno del nostro progetto, collegando Agrigento e Lampedusa. Nel nostro progetto, presentato a Roma al Ministero dei Beni Culturali, l’obiettivo è unire tutti i comuni della provincia. L’anno prossimo, Agrigento e ogni comune del territorio, inclusa Santa Margherita, saranno per una settimana Capitale Italiana della Cultura. Questo significa che il nostro territorio sarà protagonista di manifestazioni culturali che abbracceranno tutta la provincia.”
L’interazione tra le persone è diventata uno strumento fondamentale per facilitare le relazioni e promuovere la cultura. E’ stato sottolineato che la valorizzazione del patrimonio culturale e umano è al centro del progetto di Agrigento2025.
Il direttore Generale Roberto Albergoni ha aggiunto:
“Noi mettiamo al centro del progetto l’uomo e l’altro. Prima si parlava di dialogo tra le culture, ma questo dialogo è innanzitutto tra uomini. Chiediamo agli artisti e agli uomini di cultura di tutto il mondo, non solo della Sicilia, di offrire visioni nuove. Partiamo dalla relazione tra gli esseri umani, sia che si tratti del vicino di casa, del turista o dell’immigrato arrivato da lontano. Non cambia molto, perché il dialogo tra culture deve cominciare dal nostro dirimpettaio, altrimenti sarà sempre più difficile.”
La serata conclusiva del Premio Tomasi di Lampedusa ha quindi rappresentato un momento di riflessione sul futuro culturale di Agrigento e sull’importanza del dialogo come ponte tra comunità diverse.