La candidatura di Agrigento capitale della cultura 2025 è stata ufficializzata nei giorni scorsi. L’obiettivo è ambizioso e, a detta di tanti, la città ha tutte le carte in regola per vincere. Tra chi si sente emotivamente coinvolto, anche se in maniera, diversa è Lillo Firetto , attuale consigliere comunale. Nel 2020, proprio sotto la sindacatura di Firetto, Agrigento vide sfumare il sogno: era arrivata in finale. Fu Parma la Capitale Italiana della Cultura 2020. La Sicilia, dunque, perse la possibilità di fare il bis dopo la vittoria di Palermo. Secondo l’ex primo cittadino la candidatura per il 2025 “è una buona opportunità per la nostra città e per l’intero territorio. Il bando consente di incoraggiare un processo di sviluppo socio-culturale ed economico”. Per Lillo Firetto “serve una visione forte, progettisti radicati sul territorio. Serve assistenza al progetto da parte di associazioni, di gruppi di persone che amano Agrigento e che hanno in cuore il suo destino. Serve chi sa fare, ma soprattutto un coinvolgimento delle parti migliori della città. Fu allora un impegno esaltante, con un grandissimo risultato- continua- nonostante l’assenza totale di risorse finanziarie. Palermo aveva vinto nel precedente bando e , in quanto città siciliana, Agrigento non aveva alla vigilia molte possibilità. Lo sapevamo dal principio. Ma strada facendo sappiamo per certo che abbiamo messo in seria crisi per la decisione finale. La città era preparata a questa sfida e può ancora dimostrarlo. Vuol dire che abbiamo tracciato un varco”.