Il riconoscimento UNESCO costituisce un marchio di eccellenza per i siti ed i territori ai quali viene assegnato ma per attivare processi di valorizzazione turistica ed effetti economici tangibili necessitano azioni ed investimenti da parte degli attori locali e creazione di strutture di governance adeguate a raggiungere lo scopo. Il riconoscimento è un punto di partenza e non di arrivo ed essere sotto i riflettori mondiali non sempre illumina e fa brillare. Su tutto ciò si appuntano le attenzioni e gli approfondimenti contenuti nella terza edizione del Dossier “Unesco alla siciliana” di Legambiente Sicilia, pubblicato nell’ambito di “Salvalarte 2021”, storica campagna nazionale dell’associazione rilanciata l’anno scorso per tornare ad accendere i riflettori su tantissimi beni culturali sparsi in tutta la penisola. Il focus dell’iniziativa in programma ad Agrigento nel pomeriggio di venerdì prossimo, 27 maggio, sarà ovviamente l’Area Archeologica della Città dei Templi alla quale è dedicato il paragrafo che apre la pubblicazione. La presentazione sarà introdotta da Paola Di Vita, responsabile Beni Culturali di Legambiente Sicilia. Previsti gli interventi di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, Daniele Gucciardo, presidente del Circolo Rabat Agrigento, Roberto Sciarratta, direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, Bernardo Agrò, presidente del Consiglio del Parco, e del sindaco di Agrigento Francesco Micciché. Modererà il giornalista Gioacchino Schicchi.