Un ritorno alle pratiche di buon vicinato, ma anche qualcosa di più. Dietro la pratica del “Social Street” c’è la necessità di essere comunità, il bisogno di aggregare, di stare insieme per costruire.
Oggi installazioni natalizie, domani qualcosa di diverso, ma sempre animati da uno spirito di collaborazione che spinge a scendere in “strada”, luogo fisico e comunitario in cui tornare ad essere persone che condividono idee ed esperienze. Nell’era più falsamente social che ci sia, un ritorno all’autenticità dei rapporti, al valore dell’incontro ed al calore di sorrisi autentici. Non è protagonisto civico, sottolienano, ma un voler fare squadra, aggregarsi, anche per sopperire alle carenze del pubblico, come i disservizi sulla raccolta differenziata e la pulizia delle strade.