Non c’è pace per gli agrigentini costretti a subire per la mancanza di acqua e per i turni lunghi di distribuzione. Oltre alla carenza di scorte idriche ci si mettono di mezzo anche i guasti alle condotte. Ieri, nel corso delle attività di routine effettuate dagli operatori della società consortile idrica Aica, è stato riscontrato un guasto sull’acquedotto Voltano, in contrada Mendolazzo nel Comune di Raffadali.
Al fine di effettuare i necessari lavori di riparazione del guasto, è stato necessario sospendere la fornitura idrica alle frazioni di Giardina Gallotti e Montaperto del comune di Agrigento dove, pertanto, la distribuzione idrica prevista subirà ulteriori slittamenti e limitazioni. Aica ha già avviato i dovuti lavori di riparazione, al termine dei quali sarà possibile riattivare la fornitura idrica alle frazioni in argomento ma la distribuzione, per normalizzarsi, avrà comunque bisogno dei necessari tempi tecnici. Nei giorni scorsi un altro guasto è stato riscontrato lungo la condotta dell’acquedotto Tre Sorgenti, individuato nel tratto ricadente in contrada Salto D’Angiò. Questo guasto ha reso necessaria la sospensione della fornitura idrica, ai Comuni di Grotte, Racalmuto, Castrofilippo, Naro, Campobello di Licata, Ravanusa, ed al presidio ospedaliero “Barone Lombardo” di Canicattì.
Intanto esplode la protesta. “Mentre in città continua a tenere banco il tema di Agrigento 2025 e dell’organizzazione di eventi più o meno interessanti, la comunità è di nuovo piombata in una situazione atavica che ci danneggia sia come immagine che come attività: l’assenza della distribuzione idrica – dice il presidente dell’associazione turistica “Tante Case tante Idee”, Domenico Vecchio. “Anni fa, quando si prospettò il passaggio alla gestione privata, si era detto che l’obiettivo era quello – si legge ancora nel documento – di arrivare gradualmente a una distribuzione dell’acqua h24, eliminando i turni idrici e garantendo tubature sempre in pressione. Si disse che occorreva dotare gli utenti di contatori idrici perché, pagando tutti, avremmo pagato meno e il servizio sarebbe stato migliore. Oggi, al netto della crisi idrica, ci troviamo a fronteggiare una situazione che ci vede fortemente danneggiati. Da una parte, siamo costretti ad approvvigionarci di acqua acquistandola autonomamente (con turni di attesa estenuanti); dall’altra, dobbiamo fronteggiare continue cancellazioni. In una città che vive di stagionalità, le strutture turistiche e tutto l’indotto sono fortemente penalizzati da tale situazione”.
“Chiediamo di incontrare le autorità competenti per comprendere cosa si sta facendo per arginare l’emergenza e cosa riferire ai nostri ospiti. Si ricorda – si conclude la nota – che con le attività turistiche extralberghiere sopravvivono centinaia di famiglie, a cui altro non resta che mollare tutto e andare a cercare fortuna altrove”.