Più dell’80% dei giovani sviluppa l’acne durante la pubertà. Ciò è quasi sempre correlato ad una crescita delle ghiandole sebacee e ad un conseguente aumento della loro attività.
L ‘acne è dermopatia ad evoluzione benigna, caratterizzata da un processo infiammatorio del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea annessa, che determina ciò che nel linguaggio comune viene definito “brufolo” o “foruncolo”. Le parti più colpite sono viso, spalle, dorso e regione toracica.
E’ una condizione pertanto assai comune e che può colpire tutte le età, anche l’età adulta.
Pertanto la domanda non è tanto quanto sia diffusa ma quanto sia grave.
L’acne può presentarsi sotto diverse forme e varianti.
La forma più comune è l’acne volgare, che è classificata in base al tipo di lesione predominante come acne comedonica ( prevalenza dei cosidetti punti neri), papulo-pustolosa ( caratterizzata da elementi contenenti materiale purulento) e la forma nodulo-cistica (caratterizzata da lesioni nodulari sottocutanei spesso dolenti).
In base all’entità del quadro clinico l’acne viene distinta in tre forme o tre livelli: lieve, moderata, grave.
L’acne è una dermatosi multifattoriale, nel senso che intervengono più cause contemporaneamente a determinarla.
I quattro fattori patogenetici principali sono l’ipersecrezione sebacea, la presenza del Propionibacterium acnes ( il batterio dell’acne), una cheratinizzazione follicolare anomala ed un processo infiammatorio intra e perifollicolare.
Va detto, altresì, che gioca un ruolo molto importante anche la predisposizione ereditaria!
Nelle donne, spesso, l’acne può essere determinata da patologie ormonali come la sindrome dell’ovaio policistico, che determina un iperandrogenismo con comparsa conseguente di lesioni soprattutto al viso, oltre all’ eventuale ipertricosi ed irsutismo.
In presenza di ovaio policistico, specie se la forma è abbastanza significativa, si può far ricorso alla terapia ormonale.
Quanto all’alimentazione, non esiste alcuna certezza scientifica di un nesso causale fra acne e dieta.
Lo stesso dicasi per il fumo di sigaretta.
Quanto all’igiene, l’ipotesi che la poca igiene del viso sia una causa dell’acne, è un antico e falso luogo comune. E’ semmai una detersione sbagliata ( iperdetersione) o la cosidetta pulizia del viso, che potrebbero esacerbare se non determinare la comparsa di acne.
La diagnosi dell’acne è facile ed è fondata semplicemente su una osservazione attenta della pelle da parte di un dermatologo.
Lo stesso, sulla base dell’entità del problema, fornirà le soluzioni più idonee, spiegando comunque che l’acne ha una durata che non può essere lo specialista a …decidere.
L’acne ha infatti un corso variabile in termini di durata da soggetto a soggetto.
Quanto alle terapie, ci sono tante soluzioni e tante molecole che ben funzionano.
Ma anche qui va fatta una premessa: mai soluzioni personali o dettate da chi non ha le competenze adatte.
Si possono prescivere i trattamenti con gli antibiotici nelle forme papulo-pustolose, i retinoidi ( molecole che “seccano” le lesioni acneiche) in combinazione con gli stessi antibiotici.
Nelle forme più lievi o nelle forme comedoniche si possono impiegare solo i retinodi in crema e degli scrub detergenti ( in combinazione) per rendere più liscia la pelle del viso.
Nelle forme dove prevale la componente batterica vanno utilizzati gli antibiotici in compresse mentre nelle forme nodulari (le più gravi) si fa ricorso ai retinoidi sistemici monitorando però mensilmente il paziente anche sotto il profilo degli esami ematici.
Il sole in generale migliora la condizione in quanto riduce la secrezione sebacea che invece aumenta col freddo.
Ciò non significa che sia consentita un’ esposizione inadeguata ed incontrollata poiché potrebbe infiammarsi il quadro clinico con l’acne infiammatoria ( elementi acneici rosso-fuoco).
Nel trattamento dell’acne ci si avvale poi degli idrossiacidi, specie l’acido glicolico, che oltre all’attività sebostatica, determinano una “ levigatura” del volto.
Tali acidi come i trattamenti laser, trovano impiego anche nel trattamento degli inestetismi o cicatrici che l’acne determina.
Giova precisare comunque che tali cicatrici col tempo migliorano in modo spontaneo.
Lo specialista potrà, avvalendosi delle tecniche che riterrà più idonee, migliorare ulteriormente la qualità della pelle. Dott. Carmelo Sgarito, Dermatologo ASP Agrigento.