Il Tribunale di Agrigento, in composizione collegiale, presieduto Wilma Angela Mazzara, ha assolto un 38enne, di Licata, dalle accuse di estorsione e lesioni. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 5 anni di reclusione. Accolte invece le tesi del difensore dell’imputato, l’avvocato Monica Malogioglio, principalmente sulla mancanza di prove certe che il fatto si sia effettivamente verificato, considerando inattendibili le deposizioni dei testimoni, i quali, inizialmente accusatori con diverse querele, avevano poi ritrattato quasi tutto.
Il licatese che si trovava in carcere, dopo la lettura della sentenza, è stato subito rimesso in libertà. Secondo l’accusa, dal marzo 2024 e fino al 16 agosto dello stesso anno (data in cui l’uomo era stato arrestato a seguito dell’ennesimo allontanamento dall’abitazione dove era ristretto agli arresti domiciliari), in più occasioni e con cadenza quasi quotidiana, avrebbe minacciato i genitori e di distruggere la loro casa per ottenere somme di denaro di varia entità (da 10 a 200 euro), per acquistare la droga. Avrebbe minacciato di morte i genitori, «Vi ammazzo tutti», e aggredito fisicamente il padre stringendogli le mani al collo al fine di costringerlo a consegnargli i soldi.
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