Il 2025 sarà ricordato ad Agrigento come un anno segnato da lutti che hanno attraversato mondi diversi, lasciando ferite profonde nella vita culturale, sociale, professionale e umana della città. Non semplici notizie di cronaca, ma assenze che hanno colpito una comunità intera, costringendola più volte a fermarsi, a stringersi, a ricordare.
Tra le scomparse che hanno maggiormente scosso la città c’è quella di Angela Sajèva, educatrice di 47 anni, fondatrice di una scuola per l’infanzia e punto di riferimento per tante famiglie. Una figura amata, capace di lasciare un segno autentico nel mondo dell’educazione, la cui morte improvvisa ha generato un dolore collettivo, composto e sincero.
Il 2025 ha visto spegnersi anche Gaetano Scifo, imprenditore dell’ospitalità e volto storico dell’Hotel Dioscuri. Con lui Agrigento perde un uomo capace di coniugare accoglienza, eleganza e visione, rendendo la sua struttura un luogo vivo, aperto alla cultura, al confronto e all’incontro.
Profondo cordoglio ha suscitato la morte dello chef Roberto Buzzurro, professionista stimato, protagonista della ristorazione locale. La sua scomparsa ha colpito duramente il mondo della cucina e dell’enogastronomia, che perde un interprete appassionato e rispettato.
La città ha detto addio anche a Lorenzo Reina, figura conosciuta e apprezzata, la cui perdita ha lasciato un vuoto umano profondo tra quanti lo hanno conosciuto e stimato nel corso degli anni. Dolore e sgomento per la morte di Ernesto De Miro, una vita dedicata alla tutela del patrimonio archeologico e alla difesa dei beni culturali. Con De Miro Agrigento perde non solo un professionista di valore, ma un custode appassionato della propria identità storica.
Il 2025 è stato segnato anche da tragedie improvvise. L’incidente mortale che ha strappato alla vita Marco Chiaramonto ha lasciato una ferita profonda, riportando al centro il dolore delle vite spezzate troppo presto e il senso di impotenza che accompagna certe notizie.
Lutto anche per la scomparsa di Nino Bellomo, volto conosciuto e stimato, la cui morte ha generato numerose manifestazioni di affetto e vicinanza alla famiglia.
Il 14 febbraio 2025 Agrigento ha salutato Aurelio Patti, stimato e apprezzato operatore culturale, figura di rara discrezione e profonda coerenza morale. La sua scomparsa ha suscitato un moto di cordoglio trasversale nel mondo della cultura cittadina, che in lui riconosceva un uomo capace di unire rigore, passione e senso del servizio. Particolarmente toccante il ricordo affidato alle parole di Mario Gaziano, che ne ha sottolineato «la compostezza morale, l’eleganza del pensiero e la capacità di vivere la cultura come responsabilità civile». Con Aurelio Patti Agrigento perde una presenza silenziosa ma fondamentale, uno di quei riferimenti che non cercano visibilità ma lasciano tracce profonde.
Il 17 settembre 2025 si è spento il musicista Luigi Ruoppolo, all’età di 76 anni. Una figura che ha attraversato decenni di vita cittadina, lasciando un ricordo vivo tra chi lo ha conosciuto. Il mondo della cultura agrigentina ha pianto Assuntina Gallo Afflitto, intellettuale e donna impegnata, punto di riferimento in ambito culturale e sociale.
Il 2025 ha segnato anche la scomparsa della Rosanna Gareffa Penna, professoressa stimata e punto di riferimento per intere generazioni di studenti. La notizia della sua morte ha suscitato profonda commozione nel mondo della scuola e della cultura cittadina, che ne ricorda la competenza, il rigore educativo e l’umanità con cui ha accompagnato il percorso formativo di tanti giovani.
Agrigento ha pianto anche Libertino Patti, scomparso all’età di 84 anni. Storico fotografo dell’Akragas e delle famiglie agrigentine, è stato per decenni un testimone silenzioso della vita sportiva e sociale della città. Attraverso il suo obiettivo ha raccontato generazioni, eventi, volti e storie, consegnando alla memoria collettiva un patrimonio di immagini e ricordi difficili da dimenticare.
Nel 2025 si è spenta anche Alessandra Montalbano, già coordinatrice dell’ENPA di Agrigento. Donna impegnata e sensibile, è stata un punto di riferimento nel mondo del volontariato e della tutela degli animali. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo tra quanti hanno condiviso con lei battaglie civili condotte con passione e discrezione.
Dolore e sgomento hanno accompagnato anche la morte di Vincenzo Sammartino, venuto a mancare prematuramente all’età di 53 anni. Stimato commerciante e titolare di una storica gastronomia, era conosciuto per la professionalità e per il rapporto diretto e umano con la clientela. La sua scomparsa ha colpito duramente il mondo del commercio cittadino.
A fine anno è arrivata anche la notizia della scomparsa di Giovanni Farruggia, esponente storico del sindacato locale. Una figura che ha rappresentato per anni il lavoro, i diritti e le battaglie sociali nel territorio. Il 2025, ad Agrigento, non è stato soltanto un anno da archiviare, ma un tempo che ha lasciato segni profondi. Perché una città non è fatta solo di eventi e programmi, ma anche delle persone che la tengono in piedi, spesso lontano dai riflettori. Ricordarle non è retorica: è un dovere civile e umano.
Agrigento ha salutato nel 2025 anche Filippo Mirabelli, storico meccanico del Quadrivio, spentosi all’età di 81 anni. Da ragazzo di bottega a punto di riferimento per generazioni di automobilisti, Mirabelli è stato ricordato come simbolo di dedizione, competenza e onestà, incarnando un modo di lavorare fatto di sacrificio quotidiano e rispetto per le persone. La sua officina non era solo un luogo di lavoro, ma uno spazio di relazioni e fiducia, parte integrante della vita del quartiere.
Il 2025 ha segnato anche l’addio a Pietro Graceffa, padre fondatore di un gruppo che negli anni ha rappresentato un punto di riferimento nel panorama imprenditoriale e associativo locale. Una figura che ha saputo coniugare visione, lavoro e radicamento nel territorio, lasciando un’impronta riconoscibile e duratura. La sua scomparsa ha suscitato un sentimento di gratitudine diffusa, soprattutto tra quanti hanno condiviso con lui percorsi professionali e umani. Lutto anche per la scomparsa di Salvatore Patti, venuto a mancare nell’agosto del 2025.
Nel momento di chiudere questo articolo, vi preghiamo di segnalare eventuali nomi che ci sono sfuggiti, affinché il ricordo di chi ci ha lasciato nel 2025 possa essere il più completo e rispettoso possibile. La memoria di una comunità si costruisce insieme.
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