“X- Men Dark phoenix” e l’insipido finale dei mutanti

Questa settimana, “X- MEN- Dark phoenix” ha fatto registrare una risalita al box office piazzandosi al secondo posto nella classifica dei film più visti in Italia.

Questo film è stato diretto da Simon Kinberg e si basa sulla saga “The Dark phoenix” a sua volta ispirata ai personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby ed è diverso dalle precedenti pellicole degli X-Men con cui ha ben poco in comune in quanto la psicologia dei personaggi è più complessa ed è emotivamente più instabile. Le emozioni esplorate, in particolare dalla protagonista, sono più crude di molti altri film della saga degli X-Men.

Nel cast troviamo: Sophie Turner (Jean Grey / Fénix), Jennifer Lawrence (Raven / Mística), James McAvoy (profesor Charles Xavier), Michael Fassbender (Magneto), Nicholas Hoult (Hank McCoy / Bestia), Tye Sheridan (Scott Summers / Cíclope), Alexandra Shipp (Ororo Munroe / Tormenta), Jessica Chastain (Vuk), Evan Peters (Peter Maximoff / Mercurio) e Kodi Smit-McPhee (Kurt Wagner / Rondador Nocturno). Il direttore della colonna sonora è il rinomato Hans Zimmer.

In questo episodio gli X-Men si imbattono in un nemico inaspettato, ma conosciuto: Jean Grey. Durante una missione nello spazio, Jean rischia quasi di morire, ma viene raggiunta da una misteriosa forza cosmica che la salva. Quando ritorna a casa, questa forza non solo l’ha resa più forte, ma anche più instabile psicologicamente. Mentre Jean lotta con l’entità che si è impossessata di lei, libera i suoi poteri al punto tale che non può più  controllarli. Così Jean cade in una spirale che la porta a far male anche a tutti coloro che ama; addirittura arriva a distruggere i legami che tengono uniti tutti gli X- Men. Mentre la sua famiglia si sgretola, gli X-Men devono trovare la maniera per unirsi non solo per salvare l’anima di Jean, ma anche per salvare il nostro pianeta dagli alieni che vogliono utilizzare la sua forza come arma per conquistare la galassia.

Quali sono gli aspetti più interessanti sia positivi che negativi di questa settima pellicola degli X-Men? Senz’altro a Simon Kinberg deve essere attribuito il merito di avere interamente dedicato la pellicola degli X-Men a una donna. Infatti, le donne della saga degli X- Men sono state sempre complicate, dinamiche e al contempo indipendenti, ma le loro storie non sono mai state in primo piano. Con“X- MEN- Dark phoenix” , invece, la protagonista indiscussa è Jean Grey della quale il pubblico assiste ad una grande evoluzione.

Tuttavia, è innegabile che né il personaggio di Jean Grey né l’attrice che la interpreta- Sophie Turner- non sono mai sufficientemente in rilievo al centro della narrazione. La storia del viaggio della supereroina nel suo lato oscuro risulta monotona e superficiale, forse anche a causa dell’eccesso della drammaticità che Kinberg ha impresso alla pellicola. Sostenuta da dialoghi che divagano eccessivamente, la pellicola naufraga in alcune scene di azione che sono incapaci di evidenziare un aspetto interessante. Particolarmente irritante è il fatto che la scena culminante del film si svolga in un treno, proprio come se fosse un film qualunque e rendendo il finale insipido. Per cui si spera in un successivo film che restituisca alla saga e ai suoi mutanti la gloria che meritano.