I giudici della terza sezione penale, della Corte di Appello di Palermo, presieduta da Antonio Napoli, hanno condannato a 5 anni di reclusione il settantenne favarese G.D.P., riconosciuto responsabile dei reati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, e lesioni personali aggravate, in danno della moglie. Confermata la sentenza, di primo grado, del Gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano.
La vittima si è costituita parte civile con l’assistenza legale dell’avvocato Maria Alba Nicotra del Foro di Agrigento (nella foto). L’imputato, difeso in appello dall’avvocato Antonino Reina del Foro di Palermo, è stato, altresì, condannato, a risarcire l’ex coniuge i danni conseguenti alla sua condotta violenta, che in via provvisionale sono stati liquidati in 15.000 euro, fatto salvo il diritto della stessa di agire in sede civile, per la liquidazione delle ulteriori somme dovute.
L’affermazione della penale responsabilità a carico del pensionato ha rappresentato l’epilogo delle innumerevoli vessazioni e violenze cui, per oltre un quarto di secolo, l’imputato avrebbe sottoposto la moglie e che, in accoglimento delle argomentazioni difensive svolte dall’avvocato Nicotra, l’Autorità giudiziaria ha stigmatizzato, pervenendo alla condanna dell’uomo.
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